In un caso emblematico al Tribunale di Perugia, è stata applicata una soluzione innovativa nel trattamento di un reato di violenza sessuale. Una giovane turista in vacanza con la famiglia presso il Lago Trasimeno è stata presunta vittima di abusi da parte di un locale, che l’avrebbe anche esposta online attraverso la condivisione di immagini compromettenti.

L’accusato, difeso dall’avvocato Francesco Simioli, è stato riconosciuto colpevole di violenza nei confronti della minore, che si trovava in uno stato di vulnerabilità accentuato dall’ingestione eccessiva di alcool. Secondo le accuse, la sera dell’8 agosto 2022, durante un evento sociale, ha commesso atti sessuali non consensuali e ha scattato foto esplicite senza il consenso della vittima, per poi divulgarle accompagnate da commenti denigratori.

La risposta del sistema giudiziario ha incluso la negoziazione di un risarcimento finanziario, che l’imputato sta corrispondendo in rate mensili. Inoltre, è stata proposta una soluzione di patteggiamento condizionata al pagamento integrale del risarcimento entro gennaio 2025, mossa che potrebbe portare al ritiro della parte civile dal processo, nonostante ciò non influisca sul proseguimento del processo per l’accusa di violenza sessuale.

L’imputato ha inoltre intrapreso un percorso di riabilitazione psicologica, mostrando segni di pentimento e volontà di riforma personale. La prossima udienza è stata posticipata a gennaio 2025, dando tempo all’accusato di completare il pagamento del risarcimento stabilito, in un contesto che riflette la crescente adozione della giustizia riparativa nella legislazione italiana, promossa dalla riforma Cartabia.