“Decine di lavoratori del settore agricolo sfruttati sul nostro territorio, ricattati, persino picchiati, costretti a lavorare nei campi anche per 12 ore al giorno con paghe da fame. Sistemati in baracche, prive delle minime condizioni igienico sanitarie, ridotti in uno stato di schiavitù fisica e psicologica”: così inizia l’allarmante relazione di Luca Turcheria, segretario generale della Flai Cgil dell’Umbria, sulla situazione emergente dalle indagini della Procura di Perugia.
Turcheria mette in luce il lavoro di campo della Flai Cgil, “dal sindacato di strada, alla partecipazione ad importanti progetti finalizzati alla lotta al caporalato, come il progetto Diagrammi”, che hanno permesso di scoprire numerosi casi di sfruttamento lavorativo. È importante notare che il sindacato si è fatto avanti, costituendosi “parte civile nel processo che nei prossimi mesi si aprirà a Perugia”, un’iniziativa che, secondo Turcheria, “è un fatto molto importante” per intensificare la lotta contro l’ingiustizia.
Il quadro dipinto è “ancora più drammatico” data la vastità e la gravità dei fatti scoperti. “Se da un lato la magistratura svolgerà la sua azione, riteniamo doverosa una risposta politica, forte ed immediata, da parte di tutti gli attori della filiera agricola,” afferma Turcheria, evidenziando l’importanza di un’azione collettiva per fronteggiare il problema. Sottolinea inoltre l’essenzialità di “rilanciare con forza la cultura della legalità, del rispetto e della contrattazione”, specialmente in un settore tanto esposto a rischi come l’agricoltura.
La proposta della Flai Cgil mira alla creazione della “Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità” nelle province di Perugia e Terni, un’iniziativa sostenuta dalla legge 199/2016. Turcheria sottolinea come le aziende che aderiscono a questa rete e dimostrano la loro regolarità dovrebbero ricevere incentivi, specialmente in termini di accesso a finanziamenti. “Crediamo davvero che sia necessaria una risposta forte ed immediata da parte di tutti i soggetti che compongono la filiera agricola,” conclude Turcheria, annunciando la richiesta di un tavolo di confronto con il Prefetto di Perugia, insieme a Flai Cisl e Uila Uil, per trovare soluzioni immediate ed efficaci.