Dopo il suo matrimonio celebrato nel paese di origine, un uomo decide di adottare il cognome della consorte. Questa scelta si rivela fonte di complicazioni alcuni mesi dopo, durante un controllo della polizia stradale. Al momento del controllo, l’uomo presenta i documenti di guida che non sono stati ancora aggiornati con il nuovo cognome, e fornisce alle autorità le generalità aggiornate.
Durante la verifica, le forze dell’ordine scoprono il nome di nascita dell’uomo, che risulta essere cittadino straniero e avere alcuni precedenti penali. Questo porta a una denuncia per presunte false dichiarazioni.
Tuttavia, in sede giudiziaria, il giudice stabilisce che nonostante il soggetto avesse cambiato cognome per motivi legati al suo passato penale, l’utilizzo del cognome della moglie non costituiva una menzogna. Il magistrato ha concluso che l’intento dell’uomo non era quello di ingannare le autorità riguardo alla sua identità.