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Giannangeli (Cna Umbria): “Dall’Europa scelte cruciali anche per le Pmi del nostro territorio”

Il direttore dell'associazione di categoria: ""Abbiamo presentato alle forze politiche un manifesto e un documento dettagliato che nei prossimi giorni condivideremo anche con i candidati territoriali"

Roberto Giannangeli

Con l’avvicinarsi del rinnovo del Parlamento europeo, Roberto Giannangeli, direttore di CNA Umbria, mette in guardia sull’impatto che le decisioni prese a Bruxelles possono avere sulle micro e piccole imprese umbre. In una nota, Giannangeli mette in luce la necessità di un voto consapevole alle prossime elezioni. “Dobbiamo essere sempre più consapevoli che le scelte che si prendono in Europa hanno effetti anche sulle micro piccole imprese dell’Umbria,” ha dichiarato Giannangeli, “E ricordarlo quando andremo a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo il prossimo giugno.”

In vista delle elezioni, la CNA ha formulato un manifesto con dieci proposte chiave per promuovere e proteggere le PMI italiane, un documento che Giannangeli intende condividere con i candidati locali. “Abbiamo presentato alle forze politiche un manifesto e un documento dettagliato che nei prossimi giorni condivideremo anche con i candidati territoriali,” ha rivelato. Le proposte mirano a istituire un fondo europeo per sostenere le imprese nel loro percorso verso la sostenibilità e l’adattamento alle nuove tecnologie.

Il direttore di CNA Umbria ha sottolineato l’importanza delle transizioni verso la sostenibilità e la digitalizzazione. “Premesso che la lotta alle emissioni inquinanti rappresenta una sfida ineludibile, investire sulla sostenibilità per le imprese rappresenta un’opportunità, ma anche un costo,” ha affermato Giannangeli. E aggiunge, “Per questo proponiamo l’istituzione di un fondo europeo che, lungo questo percorso, accompagni le imprese, in particolare le più piccole, che da sole non ce la farebbero.”

Giannangeli ha anche affrontato la questione della neutralità tecnologica, un principio che considera fondamentale per un approccio equilibrato alla riduzione delle emissioni. “Siamo tutti d’accordo con la necessità di ridurre le emissioni inquinanti. Ma per quanto riguarda quelle prodotte dai mezzi di trasporto, noi pensiamo che l’Europa debba mantenere una neutralità tecnologica,” ha spiegato, sottolineando i rischi di escludere altre tecnologie emergenti.

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