Lo stop allo sconto in fattura, il cosiddetto Suuperbonus 110% deciso dal governo rimette   le aree colpite dal sisma  al centro del dibattito pubblico. Giuliano Boccanera, sindaco facente funzione di Norcia, parlando all’Ansa, esprime un cauto ottimismo riguardo alla proroga del superbonus per le zone terremotate fino al 2025, come richiesto anche dai sindaci di Arquata del Tronto, Amatrice e L’Aquila.

Boccanera sottolinea l’importanza del dialogo instaurato con le istituzioni superiori: “C’è preoccupazione, ma siamo ottimisti perché la deroga al superbonus per le aree terremotate venga confermata per tutto il 2025”. Le sue parole riflettono la fiducia nella collaborazione con il governo e il commissario alla ricostruzione, Giovanni Castelli, per raggiungere una “soluzione positiva”.

Dall’altra parte, Mario De Carolis, sindaco di Cascia, manifesta una preoccupazione più marcata. L’attesa per la pubblicazione del decreto si carica di ansia: “Attendiamo di leggere il decreto – ha detto – ma se venissero meno queste risorse la ricostruzione post terremoto subirebbe un brusco stop”. Le parole di De Carolis evidenziano il rischio concreto che senza il superbonus, molte famiglie potrebbero trovare insormontabili le difficoltà economiche legate alla ricostruzione delle proprie abitazioni.

Il superbonus 110%, introdotto specificatamente nelle zone del cratere sismico, rappresenta una risorsa vitale per affrontare l’aumento dei prezzi nel settore edile e alleggerire il peso finanziario sui cittadini colpiti dai terremoti. La potenziale perdita di questa agevolazione solleva legittime preoccupazioni sul futuro della ricostruzione e sulla capacità delle comunità di riprendersi dopo eventi così devastanti.

Mentre il dibattito sul superbonus 110% continua, le comunità di Norcia e Cascia rimangono in attesa di conferme ufficiali che possano garantire la continuità del sostegno alla ricostruzione, fondamentale per il recupero delle aree terremotate e il benessere dei loro abitanti.

La posizione del Pd

Molto dura, come è ovvio, la posizione del Pd. In una nota, la consigliera regionale, capogruppo dem Simona Meloni va all’attacco: “La furia ideologica del Governo nazionale, sempre di più focalizzato a spazzare via quanto fatto dai precedenti, cancella superbonus e sconto in fattura, dando un durissimo colpo alla ricostruzione del terremoto 2016 ma anche a quella del sisma del 2023 di Umbertide e Perugia, dove i bonus potevano dare un sostegno ai privati e alla ricostruzione”

“Presentare un provvedimento d’urgenza per la revisione di un incentivo come il superbonus e lo sconto in fattura – aggiunge – alla vigilia di un appuntamento elettorale cruciale, suona come uno spot elettorale sulla pelle delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori che contano di trovarsi in seria difficoltà”.
“Per una decisione drastica come quella presa dal Cdm – sostiene Simona Melonisarebbe stata utile una approfondita concertazione e un’uscita graduale, in grado di tener conto dei bisogni di tutti.Così invece si rischia di mettere su un binario morto la ricostruzione post sisma.Con il provvedimento che toglie sconto in fattura, cessione del credito e di fatto tutte le pratiche di ricostruzione che prevedevano l’accollo per i privati, arriverà probabilmente il blocco dei lavori e molti danni economici a zone già devastate dal sisma”

La replica di Tesei

“Ci siamo immediatamente operati per cercare di tutelare la ricostruzione nella zona del cratere che è sempre stata una delle priorità del nostro mandato e la netta accelerazione che ha avuto negli ultimi anni ne è dimostrazione tangibile”. Così la replica, sempre attraverso l’Ansa, della presidente della Regione Donatella Tesei.
“Sono in contatto con il commissario straordinario alla ricostruzione Castelli sin a ieri e, da parte mia, sto tenendo alcune interlocuzioni dirette con il Governo”-