Il mondo dello sport e quello della giustizia si sono uniti in Umbria per rafforzare le tutele a favore dei tesserati vittime di violenza. Oggi, nella Corte d’appello di Perugia, è stato firmato un protocollo di fondamentale importanza che vede la collaborazione tra il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), la Procura Generale dello Sport e le Procure Generali e della Repubblica di tutto il distretto giudiziario umbro. Questo accordo, unico nel suo genere, coinvolge un intero distretto giudiziario e pone le basi per una cooperazione più stretta nella protezione dei soggetti vulnerabili all’interno dell’ambiente sportivo.
Presenti alla firma il presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il procuratore Generale dello Sport, Ugo Taucer, insieme ai vertici delle Procure Generali e della Repubblica di Perugia, Spoleto e Terni.
“Il protocollo che abbiamo firmato oggi è tra i primi in Italia e l’unico a coinvolgere tutte le Procure di un Distretto giudiziario”, ha dichiarato il Procuratore Generale della Repubblica, Sergio Sottani, sottolineando l’importanza di questo accordo per il tessuto sociale e sportivo. L’intesa prevede una stretta collaborazione per la condivisione delle informazioni e la tutela dei soggetti vulnerabili, soprattutto in caso di violenza sessuale e abusi da parte di tesserati delle Federazioni Sportive Nazionali.
“Questo accordo nasce dalla necessità di definire procedure standardizzate di condivisione delle informazioni”, è stato spiegato, evidenziando come l’obiettivo sia quello di “regolamentare al meglio e nel rispetto delle competenze proprie di ciascuna Procura le modalità operative di acquisizione di informazioni”.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha espresso il proprio entusiasmo per l’iniziativa: “Questa intesa è tesa a implementare gli strumenti a disposizione della giustizia sportiva”, affermando che “rappresenta ai massimi vertici il Procuratore Generale dello Sport, Ugo Taucer, nell’ottica di una sempre più celere ed efficace opera di prevenzione e contrasto ai fenomeni di violenza e abuso”.
La firma del protocollo è stata accolta come un passo avanti significativo per la tutela dei diritti e la sicurezza all’interno del mondo sportivo, con implicazioni che vanno oltre i confini regionali. “Aver fortemente voluto la stipula del protocollo per affermare il valore costituzionale dello sport, come strumento di formazione della persona e di benessere sociale”, ha aggiunto Sottani, “ringraziando il CONI e la Procura Generale dello Sport per la disponibilità dimostrata e tutte le Procure del Distretto per la collaborazione”.
Con la sua realizzazione, l’Umbria si pone all’avanguardia nella creazione di un ambiente sportivo più sicuro e protettivo, offrendo un modello virtuoso di collaborazione interistituzionale che potrebbe ispirare iniziative simili in altre regioni italiane.