Celebrata anche a Perugia la ricorrenza del 79. anni dalla liberazione dal nazifascismo. Alle 10.30 si è svolta al cimitero la eposizione di corone di alloro al Sacello dei caduti e sulle tombe delle medaglie d’Oro della Resistenza. Alle 11.15 a Borgo XX Giugno la commemorazione e deposizione di corone di alloro sulla lapide in ricordo dei Patrioti fucilati dai nazi-fascisti e alle 12 in via Masi la deposizione di corone di alloro al monumento dell’Ara Pacis in memoria di tutti i caduti della guerra.
Presenti il sindaco Andrea Romizi, Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia, l’assessore Michele Fioroni in rappresentanza della regione, il prefetto di Perugia Armando Gradone e il questore Fausto Lamparelli, oltre alle autorità militari.
Il sindaco Andrea Romizi ha ricordato le donne come Mirella Aloisio, sul palco, insieme al sindaco, “senza le quali l’Italia non ci sarebbe stata”, ricordando l’apposizione della pietra d’inciampo posta lo scorso Gennaio in memoria di da Almansi Rimini, cittadina ebrea di Perugia, che si suicidò il 4 dicembre 1943 per sfuggire all’arresto e alla conseguente deportazione prevista dalla Carta di Verona della Repubblica Sociale Italiana del novembre 1943. La pietra si trova davanti all’ultima abitazione di Ada, in piazza Biordo Michelotti 6, dove nel 1943 la donna scelse di togliersi la vita gettandosi nel vuoto da palazzo Millotti già Montesperelli.
“La memoria della Shoah risuona ancora più forte a 80 anni dai fatti di Anna Frank”, ha detto Romizi. Il sindaco ha poi lanciato un appello per la pace, ricordando anche l’ingiusta condizione in cui si ritrovano i bambini palestinesi a Gaza.