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Distribuzione moderna organizzata: accordo raggiunto sul contratto, stop allo sciopero

L'intesa prevede un incremento salariale sostanziale, che al quarto livello ammonta a 240 euro, con una retroattività fissata ad aprile 2024 per la prima tranche di 70 euro

Dopo intense trattative e una mobilitazione capillare, è stato raggiunto un accordo fondamentale per i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata (DMO), rappresentati da Federdistribuzione. Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro riguarda circa 220.000 addetti a livello nazionale, di cui oltre 3.000 in Umbria, evidenziando l’importanza di questo settore nell’economia italiana.

L’intesa prevede un incremento salariale sostanziale, che al quarto livello ammonta a 240 euro, con una retroattività fissata ad aprile 2024 per la prima tranche di 70 euro, oltre ai 30 euro già concordati in precedenza. Inoltre, viene garantita una massa salariale aggiuntiva di 7.180 euro, inclusa una tantum di 350 euro.

Tra le novità più significative, si registra anche l’aumento dell’indennità annua per la clausola elastica del part-time, che cresce da 120 a 155 euro. In caso di mancato rinnovo del contratto nazionale entro sei mesi dalla scadenza, è previsto un aggiustamento economico pari al 30% dell’Ipca al netto degli energetici importati, applicato ai minimi retributivi contrattuali.

Importanti passi avanti sono stati fatti anche sul fronte normativo, con un aggiornamento della classificazione delle mansioni in risposta all’evoluzione dei profili professionali nel settore. Inoltre, sono stati introdotti miglioramenti sulle politiche di genere, inclusi ulteriori congedi retribuiti per le donne vittime di violenza, che potranno astenersi dal lavoro fino a 90 giorni lavorativi.

Il nuovo accordo è frutto di un lavoro di squadra tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e UIltucs, che hanno efficacemente rappresentato le esigenze dei lavoratori, portando Federdistribuzione a rivedere le proprie posizioni. Questa intesa non solo migliora le condizioni lavorative ma segna anche il completamento dei rinnovi del terziario, con l’ultimo tassello rappresentato dal Ccnl della DMO, essenziale per i principali marchi della distribuzione in Italia.

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