Nel primo trimestre del 2024, i distretti dell’Umbria hanno registrato esportazioni per 298,4 milioni di euro, con un incremento del +22,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando la media italiana. Questo è quanto emerge dal Monitor del Research department di Intesa Sanpaolo.
Il distretto dell’olio umbro ha visto l’aumento più significativo, con esportazioni in crescita del +44,2%. I mercati principali includono Spagna, Francia e Polonia, ma anche il Nord America ha mostrato risultati importanti, con un aumento dell’89,9% negli Stati Uniti e del 56,1% in Canada. Anche i mercati asiatici hanno registrato forti crescite, con Taiwan in testa (+238,6%) e la Repubblica di Corea (+14%).
Il distretto della maglieria e abbigliamento di Perugia si conferma al primo posto per rilevanza di esportazioni. Secondo il Monitor di Intesa San Paolo, nel primo trimestre del 2024 ha raggiunto vendite all’estero per 200,1 milioni di euro, con un incremento del +21,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le esportazioni di maglieria sono cresciute del 26,3% e quelle di abbigliamento del 19,9%. Gli Stati Uniti restano il principale mercato di sbocco, seguiti da Francia, Cina, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, che hanno registrato risultati brillanti.
Nonostante questi successi, il distretto del mobile dell’Alta Valle del Tevere ha registrato un calo del -20,4% nel primo trimestre del 2024, penalizzato dalle minori vendite verso Francia, Stati Uniti e Germania. Tuttavia, i risultati complessivi del primo trimestre confermano la buona competitività dei distretti umbri.
Le aspettative per la seconda metà del 2024 sono positive, con una previsione di maggior spinta dagli scambi mondiali. Tuttavia, queste attese sono soggette a forte incertezza, a causa delle tensioni geopolitiche e delle elezioni negli Stati Uniti. La buona capacità di risposta e l’elevata competitività dei distretti umbri nei mercati internazionali si confermano come leve fondamentali di sostegno all’economia regionale.
Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo, ha commentato: «Nei primi mesi dell’anno i distretti e i poli tecnologici umbri hanno mostrato ancora una volta un buon andamento, specialmente quelli che hanno saputo cogliere le opportunità legate alla trasformazione del business in ottica green, digitale e del piano Transizione 5.0.»
Nocentini ha inoltre sottolineato l’importanza degli interventi necessari per la competitività delle imprese del territorio, sostenuti da un programma della banca da 120 miliardi di euro fino al 2026, di cui 3 miliardi destinati alla Toscana. In Umbria, sono stati attivati 14 contratti di filiera con circa mille fornitori, generando un giro d’affari complessivo di 1,8 miliardi di euro.