L’Assemblea Legislativa dell’Umbria ha recentemente approvato la proposta legge “Promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili”, marcando un passo significativo verso la transizione ecologica. La proposta, iniziata dal Movimento 5 Stelle e portata a termine dalla Lega con una proposta a prima firma Daniele Carissimi e sottoscritta dall’intero gruppo consiliare del Carroccio,  mira a supportare la creazione di comunità che producono e consumano energia in modo sostenibile.

Cosa prevede la Legge

La legge permette alla regione di finanziare infrastrutture per sostenere la transizione ecologica e favorire l’aggregazione di cittadini, imprese e altre entità in prosumer, ovvero produttori e consumatori di energia. Questo approccio intende ridurre la povertà energetica, migliorare l’efficienza energetica e diminuire la dipendenza dalle energie fossili, in linea con gli obiettivi europei.

L’obiettivo principale è facilitare la produzione, lo scambio, l’accumulo e la cessione di energia rinnovabile per l’autoconsumo. Inoltre, la legge mira a ridurre la povertà energetica e sociale, migliorare l’efficienza energetica e ridurre i prelievi dalla rete. La Regione sosterrà queste iniziative attraverso contributi, fondi rotativi, e altri strumenti finanziari.Particolare attenzione è data alla predisposizione dei progetti e alla documentazione necessaria per la costituzione delle CER e dei gruppi di autoconsumo. Inoltre, verranno finanziati l’acquisto di impianti di produzione e accumulo di energia e le tecnologie necessarie per raggiungere gli obiettivi della legge.

La Regione si impegna a promuovere la formazione e l’informazione sul tema delle energie rinnovabili e dell’autoconsumo. Inoltre, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, gli enti locali dovranno identificare i tetti degli edifici pubblici e le aree pubbliche disponibili per l’installazione degli impianti a servizio delle CER.

Sarà istituito un Registro delle Comunità Energetiche Rinnovabili presso la direzione regionale competente e un tavolo tecnico permanente. Quest’ultimo avrà il compito di raccogliere dati sulla riduzione dei consumi energetici, sulla quota di autoconsumo e sulle pratiche migliori per promuovere l’espansione delle CER e dei gruppi di autoconsumo collettivo.

La legge prevede un finanziamento di 110mila euro per gli anni 2024, 2025 e 2026, dimostrando un impegno concreto nel supportare questa transizione energetica. La misura si annuncia come un passo avanti significativo per la regione, con implicazioni positive sia per l’ambiente che per la comunità.

Le dichiarazioni

Thomas De Luca, consigliere del M5S e relatore di minoranza, ha evidenziato come questa legge trasformi un’idea iniziale in un “patrimonio condiviso” che offre “notevoli benefici economici” a una vasta gamma di attori. L’approvazione è stata raggiunta attraverso un consenso bipartisan, dimostrando un forte supporto alla causa ecologica.

Soddisfazione anche dal primo firmatario Carissimi, secondo cui ““Il provvedimento approvato oggi è teso a mettere subito in campo di nuove politiche energetiche volte a contrastare il fenomeno della povertà, favorire la transizione verso una economia più verde e ridurre la dipendenza energetica da altri paesi”, anche a fronte dei tanti rincarsi che stanno mettendo in ginocchio le famiglie.

Carissimi ha sottolineato l’importanza del provvedimento per contrastare i rincari di luce e gas e per “fare nascere comunità” oltre a semplici aggregazioni energetiche. Con un budget autorizzato di 110mila euro per gli anni 2024-2026, la legge prevede di instaurare un’infrastruttura solida per queste nuove comunità energetiche.