Martedì mattina, le strade di Perugia si sono risvegliate con una serie di manifesti funebri non convenzionali che hanno scatenato discussioni e riflessioni tra i passanti. Questi manifesti, apparsi nelle principali vie cittadine, non annunciavano la scomparsa di una persona, ma piuttosto quella dei “diritti civili”, della “sanità pubblica”, dell'”occupazione giovanile”, e dei “trasporti pubblici”, addossando la responsabilità all’amministrazione di centrodestra della città. I manifesti portavano i loghi di Omphalos e di Il Porco Rosso, rispettivamente un’associazione a difesa dei diritti civili Lgbtqia+ e un circolo Arci antifascista, ecologista transemminista e antirazzista.
Parallelamente, Omphalos ha tenuto la sua assemblea generale dei soci, confermando il supporto alla candidatura di Vittoria Ferdinandi per la sindacatura di Perugia. “L’assemblea, chiamata a discutere del percorso verso le elezioni amministrative, ha approvato con voto unanime la relazione del presidente dell’associazione, Stefano Bucaioni, con la quale si conferma l’appoggio alla candidatura unitaria della coalizione progressista,” si legge in una nota dell’organizzazione.
Nella relazione presentata durante l’assemblea, il presidente di Omphalos ha enfatizzato l’impegno dell’associazione nella rimozione di ostacoli alla piena realizzazione delle persone Lgbtqia+ e nell’ottenimento di pari diritti e dignità. “E questo, in Italia, significa passare necessariamente da cambiamenti legislativi e amministrativi e quindi da un necessario coinvolgimento diretto nel dibattito politico,” ha dichiarato Bucaioni, ricordando il supporto dato a candidature alternative alle destre nel 2019 e rinnovato ora con maggiore vigore.