Umbria, stanziati 110mila euro per le Comunità Energetiche Rinnovabili

La Regione finanzia con 110mila euro le Comunità Energetiche Rinnovabili per favorire la transizione energetica locale

Un passo significativo verso la rigenerazione ambientale in Umbria arriva con l’adozione, da parte della Giunta regionale, della delibera di attuazione della legge sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), approvata nella scorsa legislatura su proposta dell’allora consigliere regionale di minoranza Thomas De Luca.

Il provvedimento prevede un finanziamento iniziale di 110mila euro, destinato a supportare gli enti pubblici nell’avvio di progetti di energia sostenibile attraverso un avviso pubblico.

Sostegno ai Comuni e ampliamento delle risorse

L’assessore all’Ambiente Thomas De Luca ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:
“Queste risorse iniziali sono solo un primo passo, ma intendiamo rifinanziarle per dare un sostegno concreto ai Comuni, che potranno coinvolgere aziende e cittadini nei progetti CER”.

L’obiettivo è utilizzare i fondi per coprire le spese tecniche e istruttorie legate alla costituzione delle Comunità Energetiche, favorendo la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili.

Chi può beneficiare dei contributi

Tra i soggetti pubblici ammessi al finanziamento figurano:

  • Comuni e Province
  • Adisu, Ater e Arpa
  • Aziende Ospedaliere e Aziende Sanitarie

Le Comunità Energetiche devono essere costituite tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, in base all’art. 31 del D.Lgs. n. 199/2021.

Spese ammissibili

Il contributo regionale potrà coprire:

  • Studi di prefattibilità e consulenze specialistiche (tecniche, economiche, giuridico-amministrative)
  • Spese legali per la costituzione della CER (statuto, regolamento, notaio)
  • Progettazione e analisi tecniche per impianti rinnovabili (geologia, sicurezza, collaudi)

CER: opportunità energetica e sociale

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un’opportunità non solo per la transizione ecologica, ma anche per la coesione sociale e lo sviluppo locale. Consentono infatti a cittadini, imprese e amministrazioni di produrre, condividere e consumare energia pulita, riducendo la dipendenza dai grandi fornitori centralizzati.

“Le CER sono una strategia di crescita sostenibile. Nei prossimi mesi avvieremo una ricognizione delle aree pubbliche idonee per ospitare questi impianti”, ha concluso De Luca.

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