Qualità della vita in Umbria: i bambini stanno meglio di tutti

Perugia e Terni mostrano differenze significative nei vari indicatori considerati per ciascuna fascia

Studenti

L’Umbria si distingue nel panorama italiano per la qualità della vita offerta ai bambini rispetto alle altre fasce d’età. Secondo l’ultima rilevazione del Sole 24 Ore, pubblicata lunedì, sono state stilate tre classifiche relative alla qualità della vita nei capoluoghi di provincia italiani, suddivise per fasce d’età: bambini, giovani e anziani. Perugia e Terni mostrano differenze significative nei vari indicatori considerati per ciascuna fascia.

Qualità della vita per i bambini

Nella classifica dedicata al benessere degli under 14, Perugia si piazza al 32esimo posto e Terni al 39esimo. Questa graduatoria è stata elaborata considerando vari indicatori, tra cui:

  • Giardini scolastici (mq per bambino 0-14 anni nel comune capoluogo)
  • Spazi abitativi (mq medi per abitante del settore residenziale)
  • Quota di bambini che hanno usufruito dei servizi comunali
  • Verde attrezzato (mq per bambino 0-14 anni nel comune capoluogo)
  • Indice sport e bambini (praticanti, scuole e risultati)
  • Numero di pediatri (professionisti attivi ogni mille abitanti residenti 0-14)
  • Percentuale di bambini con competenze numeriche e alfabetiche adeguate
  • Edifici scolastici con palestra
  • Spesa sociale per famiglie e minori (euro per ogni abitante under 18)
  • Progetti PNRR per l’istruzione
  • Numero dei delitti a danno di minori

Qualità della vita per i giovani

Per quanto riguarda i giovani, nonostante la presenza di due università, Perugia si colloca al 47esimo posto, mentre Terni si posiziona meglio al 36esimo posto. Gli indicatori utilizzati per questa fascia d’età includono:

  • Trend residenti giovani (variazione percentuale residenti 18-35 anni)
  • Quoziente di nuzialità (nozze celebrate ogni mille abitanti)
  • Età media al parto
  • Laureati (in percentuale sulla popolazione 25-39 anni)
  • Disoccupazione giovanile (in percentuale su popolazione 15-34 anni)
  • Trasformazioni a tempo indeterminato (variazioni contrattuali ogni mille abitanti)
  • Imprenditorialità giovanile (imprese con titolare under 35 in percentuale su imprese registrate)
  • Canone di locazione in zona semicentrale (incidenza percentuale sul reddito medio)
  • Aree sportive (mq per residente 18-35 anni)
  • Bar e discoteche (ogni 10 mila residenti 18-35 anni)
  • Concerti (spettacoli ogni 10 mila abitanti 18-35 anni)
  • Amministratori comunali under 40

Qualità della vita per gli anziani

Nonostante l’invecchiamento della popolazione, la qualità della vita per gli ultra sessantacinquenni in Umbria non è tra le migliori. Perugia è al 44esimo posto, mentre Terni si trova all’85esimo posto. Gli indicatori presi in esame sono:

  • Persone sole anziani (percentuale su popolazione over 65)
  • Utenti dei servizi sociali comunali (percentuale sulla popolazione over 65)
  • Consumo di farmaci per malattie croniche (unità minime vendute pro capite)
  • Consumo di farmaci per la depressione (unità minime vendute pro capite)
  • Geriatri (ogni 10 mila oltre 65 anni)
  • Infermieri (ogni 10 mila abitanti di 15 anni e oltre)
  • Posti letto nelle RSA (ogni mille over 65)
  • Esposti per inquinamento acustico (dei cittadini ogni 100 mila abitanti)
  • Partecipazione civile over 50 (dipendenti non profit con 50 anni e oltre ogni mille residenti di pari età)
  • Biblioteche (ogni 10 mila residenti con 65 anni e oltre)
  • Orti urbani (mq per residente di 65 anni e oltre nel comune capoluogo)

Considerazioni finali

Questi dati evidenziano che, nonostante le buone condizioni offerte ai bambini, c’è ancora molto da fare per migliorare la qualità della vita dei giovani e degli anziani in Umbria. La disparità tra le diverse fasce d’età invita a riflettere su politiche mirate per garantire un benessere equo a tutti i cittadini.

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