Il trasferimento d’acqua dal sistema Montedoglio al lago Trasimeno inizierà ufficialmente ad ottobre 2025, come annunciato oggi durante l’insediamento del tavolo tecnico-istituzionale previsto dall’Accordo di programma per la gestione della diga. L’incontro, cui hanno preso parte il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, il commissario straordinario per la crisi idrica Nicola Dell’Acqua, i rappresentanti delle Regioni Umbria e Toscana e le Autorità di bacino dell’Appennino centrale e settentrionale, ha avuto l’obiettivo di stabilire una gestione condivisa delle risorse idriche.
Il trasferimento d’acqua: 10 milioni di metri cubi ogni anno
L’accordo prevede che ogni anno vengano trasferiti 10 milioni di metri cubi d’acqua dal bacino di Montedoglio al lago Trasimeno, una misura che mira a contrastare la grave crisi idrica che da tempo affligge il bacino lacustre. Il lago Trasimeno ha infatti registrato squilibri ambientali significativi, e l’intervento sarà essenziale per restaurare il suo equilibrio ecologico e garantire le necessità idriche per l’uso potabile e agricolo nelle due Regioni.
Gli studi idrologici dell’Università di Perugia
A supporto dell’operazione, l’Università di Perugia consegnerà entro agosto 2025 gli studi idrologici necessari per garantire la fattibilità dell’intervento. Questi studi sono un passo fondamentale per il via libera al trasferimento d’acqua. Una volta ottenuto il nulla osta, il flusso di acqua dal Montedoglio al Trasimeno inizierà a ottobre 2025.
Un modello di cooperazione tra Regioni
“Già da ottobre prenderà il via il flusso verso il Trasimeno. È il primo modello operativo di cooperazione tra Regioni sulla gestione dell’acqua”, hanno dichiarato Gava e Dell’Acqua. Questo accordo interregionale rappresenta una collaborazione unica tra Umbria e Toscana, che stabilisce una gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche, con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e delle necessità agricole e potabili dei territori coinvolti.