Si è chiusa oggi l’edizione 2025 di Umbria Jazz, un evento che, ancora una volta, “ha saputo trasformare Perugia in un palcoscenico internazionale, unendo la bellezza della nostra città alla forza creativa della musica”. Così si legge nella nota della Sindaca Vittoria Ferdinandi, che traccia un bilancio estremamente positivo della manifestazione.
Per dieci giorni, Perugia è stata una città “che sta meglio, che respira di più, che si apre al mondo e si riconosce nella sua anima più viva, multiculturale, internazionale”. Un’occasione, sottolinea la Sindaca, per far sì che la città “somigli sempre di più a ciò che vogliamo che diventi ogni giorno dell’anno”.
Ogni angolo del centro storico, da Piazza IV Novembre all’Arena Santa Giuliana, dal Teatro Morlacchi alla Sala Podiani, fino al ritrovato Teatro Pavone, è stato pervaso da note, incontri ed emozioni. Umbria Jazz ha dimostrato di essere “un festival che si fonde completamente con la città e con le sue cittadine e i suoi cittadini”.
Questo straordinario risultato è frutto di un grande lavoro di squadra. La Sindaca ha rivolto un sentito ringraziamento alle oltre 1500 persone tra tecnici, operatori, volontari e personale di servizio che hanno permesso lo svolgimento degli spettacoli. Un ringraziamento speciale è andato al Gruppo comunale di Protezione civile Perusia, per il loro “spirito di servizio”, e alle forze di polizia e alla Polizia Locale, che hanno garantito “una gestione sicura ed efficiente della viabilità e della sicurezza pubblica”. Non si è verificato alcun incidente rilevante, a dimostrazione che “le città vive sono anche città sicure”. Come spesso si ripete, “Umbria Jazz ne è una prova concreta: una città piena di persone che si muovono per la cultura è una città sicura, inclusiva, vivibile. E questo è il modello di città che vogliamo costruire”.
La nota prosegue con i ringraziamenti al nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Umbria Jazz e al suo Presidente, per la loro “costante presenza e passione”. Un “ringraziamento speciale” è stato riservato a Carlo Pagnotta, “anima storica e visione artistica del Festival”, a cui la Sindaca ha augurato “un meritato riposo, prima di tornare insieme a immaginare e costruire la prossima edizione”.
Dalla conferenza stampa, la Sindaca ha voluto ribadire quanto Umbria Jazz rappresenti “il volto migliore della nostra città, non solo per l’impatto culturale e turistico, ma anche per la qualità della vita che genera: la cultura migliora il benessere delle persone, crea sviluppo economico, promuove il territorio e crea opportunità per le nuove generazioni”.
Il Comune, conclude la nota, continuerà a essere “al fianco di Umbria Jazz non solo con il nostro contributo economico, ma anche promuovendo un dialogo costante, condividendo visioni e costruendo insieme il futuro”. Si è registrato anche un primo passo verso la sostenibilità ambientale, con la consapevolezza che “c’è ancora margine per migliorare”, e in questa direzione si continuerà a lavorare.
Un sentito “Grazie a tutte e tutti per questa edizione viva, partecipata e indimenticabile”. Umbria Jazz è “un patrimonio comune, che ci unisce e ci rappresenta. E Perugia è orgogliosa di esserne la casa”.