La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato due importanti provvedimenti per sostenere l’integrazione e le politiche di immigrazione. Il primo riguarda lo stanziamento di 53mila euro per il Programma annuale degli interventi a valenza territoriale, destinato a promuovere progetti sociali, educativi e culturali. Il secondo provvedimento prevede l’avvio del processo di ricostituzione della Consulta regionale immigrazione, un organismo tecnico che da tempo era sospeso.
Il Programma annuale prevede la ripartizione dei fondi come segue: 10mila euro destinati a Comuni e enti pubblici, 15mila euro per le scuole, 20mila euro per le associazioni e 8mila euro per le cooperative sociali. Questi fondi serviranno a finanziare progetti sul territorio che promuovano l’inclusione sociale e la coesione, coinvolgendo attivamente enti pubblici, scuole, associazioni e cooperative.
L’assessore regionale al Welfare e all’Istruzione, Fabio Barcaioli, ha sottolineato che questi interventi sono parte dell’impegno della Regione Umbria nel sostenere l’integrazione e rafforzare la coesione sociale. Il programma punta a creare percorsi condivisi di integrazione che rispondano alle esigenze del territorio e coinvolgano attivamente le comunità locali.
La ricostituzione della Consulta regionale immigrazione
Parallelamente, è stato avviato il processo per la ricostituzione della Consulta regionale immigrazione, un organo tecnico che fornisce consulenza alle istituzioni regionali. La Consulta, istituita dalla legge regionale 18/1990, era stata sospesa, ma ora la Regione ha deciso di ridarle vita per aggiornare il confronto istituzionale sulle politiche di integrazione.
La nuova Consulta sarà composta da rappresentanti delle realtà associative, sindacali, istituzionali e culturali, che saranno individuati tramite un avviso pubblico e richieste dirette di designazione. Questo passo, come ha affermato Barcaioli, è fondamentale per aggiornare il dialogo sull’immigrazione e renderlo aderente alle trasformazioni sociali e demografiche degli ultimi anni in Umbria. La Consulta sarà un luogo di ascolto e proposta, con l’obiettivo di raccordare esperienze diverse e di dare vita a una visione condivisa dell’integrazione.