Una teleferica panoramica per rilanciare il turismo e valorizzare la montagna umbra. La giunta comunale di Giano dell’Umbria ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica per l’infrastruttura battezzata “Sul tetto dell’Umbria con la zip line”, che prevede la realizzazione di un impianto ludico-sportivo lungo 3,5 chilometri, con partenza dalla vetta del monte Martano e arrivo nel cuore del capoluogo comunale.
“Si tratta di un’infrastruttura di grande valore turistico e di promozione territoriale,” ha spiegato Sante Graziani, consigliere delegato alle politiche per la montagna. Il progetto, dal costo stimato di 1,65 milioni di euro, è stato redatto da uno studio tecnico con esperienza consolidata nel settore delle attrazioni outdoor e si pone come primo passo verso la realizzazione di un’opera destinata a diventare un’icona del turismo attivo in Umbria.
Un modello ispirato al successo di Sellano
A motivare l’ambizioso progetto, anche l’esempio positivo del ponte tibetano di Sellano, una struttura che ha saputo trasformarsi in un potente volano turistico per un’area colpita duramente dai terremoti del 1997 e del 2016. Proprio il caso di Sellano – che collega aree interne del Folignate, della Valnerina e dello Spoletino – è citato dalla giunta di Giano come modello virtuoso di rigenerazione economica attraverso opere spettacolari e attrattive.
“Abbiamo tutti visto l’impatto positivo che queste infrastrutture possono generare in termini di presenze e ricadute sull’economia locale,” sottolineano dagli uffici comunali. La zip line sul monte Martano, grazie alla sua lunghezza e al contesto naturalistico mozzafiato, punta a collocarsi tra le più lunghe d’Italia, intercettando il crescente mercato del turismo esperienziale e sportivo.
Un’opera al servizio della montagna
La nuova attrazione si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione delle aree montane, da anni al centro delle politiche locali per contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia post-sisma. Il progetto, in particolare, punta a valorizzare il patrimonio naturale del monte Martano, già frequentato da escursionisti e sportivi, offrendo una nuova modalità di fruizione del territorio.
“La montagna non è solo un luogo da proteggere, ma da vivere attivamente, con rispetto e intelligenza”, ha dichiarato Graziani, confermando l’orientamento dell’amministrazione comunale verso forme di sviluppo sostenibile.
Narni e Stifone aprono la stagione estiva
In parallelo, anche Narni rilancia il proprio potenziale turistico, con l’inaugurazione ufficiale delle Mole e del nuovo centro visite di Stifone, dedicato alla memoria di Giuseppe Fortunati, figura di riferimento per la valorizzazione ambientale del territorio. Le iniziative, tutte orientate al turismo fluviale e naturalistico, confermano l’interesse crescente dei comuni umbri verso il binomio natura-avventura, come leva strategica per il rilancio economico e l’attrazione di nuovi flussi turistici.