Dopo secoli di oblio e un decennio di ricerche, le spoglie del celebre condottiero Ascanio della Corgna sono state nuovamente collocate nella ex chiesa di San Francesco al Prato a Perugia, nel luogo originario della sua sepoltura, risalente al 1571. Il ritorno nella Cappella degli Oddi, accanto alle spoglie di Braccio Fortebraccio da Montone, suggella un percorso iniziato nel 2013 con il ritrovamento casuale delle ossa da parte di Gianfranco Cialini, presidente del Lions Club Corciano “Ascanio della Corgna”.
Un ritrovamento fortuito diventa missione
Durante ricerche storico-archivistiche, Cialini individuò nove cassette metalliche abbandonate in un angolo della chiesa, con una scritta che faceva riferimento alla famiglia Della Corgna. Partendo da questa scoperta, si attivò un progetto di verifica scientifica, coinvolgendo l’Istituto di medicina legale dell’Università degli Studi di Perugia, diretto da Mauro Bacci. Nel 2019, gli esami sui resti confermarono con elevata certezza l’identità di Ascanio della Corgna, marchese di Castiglione del Lago, Castel della Pieve e del Chiugi, nonché protagonista della battaglia di Lepanto.
La cerimonia e la nuova sepoltura
Il momento solenne della ricollocazione è stato celebrato con una cerimonia pubblica organizzata dal Distretto 108L Lions Club (Lazio, Umbria, Sardegna), dal Lions Club Corciano e dal Comune di Perugia, alla presenza di numerose autorità civili, militari, religiose e appassionati di storia. Dopo la benedizione dei resti nella chiesa di San Bernardino, le ossa sono state traslate nella cappella, inserite in un’urna di marmo realizzata su misura, collocata accanto a un antico busto del condottiero.
Un gesto riparatore verso la memoria storica
“Le vicende storiche hanno fatto molto male a questo luogo”, ha commentato il vicesindaco Marco Pierini, definendo il ritorno delle spoglie un gesto simbolico ma significativo, capace di ricucire una ferita nella memoria storica della città. L’impegno di Gianfranco Cialini, definito “tenace e appassionato”, è stato determinante: “Dopo anni di studi, abbiamo restituito dignità e casa a una figura cruciale non solo per l’Umbria, ma per l’intera Europa del Cinquecento“, ha dichiarato.
Una riscoperta che va oltre la sepoltura
L’iniziativa, oltre a riportare Ascanio della Corgna nel suo sepolcro originario, ha permesso di riaccendere l’interesse su un personaggio centrale del Rinascimento italiano. La sua figura, spesso dimenticata, torna oggi a essere riconosciuta per il valore storico e militare, e il lavoro portato avanti dal Lions Club Corciano ha gettato le basi per nuovi approfondimenti storici e divulgativi.