È stato completato il restauro del Cabreo delle proprietà dell’antica Opera Pia della Consolazione, importante documento storico un tempo gestito dalle Istituzioni Riunite di Beneficenza (già Congregazione di Carità di Todi). Il progetto è stato realizzato dal Consiglio di amministrazione dell’Etab La Consolazione, in stretta collaborazione con il Comune di Todi e con la direzione scientifica del direttore dell’Archivio Storico Comunale Filippo Orsini.
Restauro complesso affidato a un’eccellenza del settore
L’intervento, condotto con grande perizia dalla dottoressa Maria Chiara Brancaleoni della ditta “Lo Studiolo”, è stato realizzato nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria, che ha seguito l’intero iter. Il documento, gravemente danneggiato in seguito all’allagamento dell’Istituto Einaudi, è stato messo in sicurezza e restaurato, a seguito della decisione di trasferire i beni dell’Etab presso l’Archivio Comunale.
La restauratrice ha affrontato un lavoro di alta complessità, data la fragilità dei materiali e lo stato di degrado avanzato. Tra gli elementi di rilievo emersi durante l’intervento, spicca una rara copertina celeste dei cabrei, un dettaglio che potrebbe avere legami simbolici con la devozione mariana.
Recuperate mappe catastali di grande valore storico
Grazie al restauro, è stato restituito alla fruizione pubblica un insieme di mappe catastali antiche, fondamentali per la ricostruzione della storia urbana e rurale del territorio tuderte. Le informazioni contenute nel Cabreo offrono uno spaccato dettagliato su toponimi, frazioni e strutture agricole del passato, arricchendo il patrimonio conoscitivo disponibile per studiosi e cittadini.
Digitalizzazione e conservazione: un modello virtuoso
Oltre alla conservazione fisica, il Cabreo è stato digitalizzato dal Maestro fotografo Mario Lucio D’Arrigo, secondo gli standard ministeriali previsti. Questa operazione consentirà la consultazione online dei materiali, evitando il deterioramento dell’originale che sarà custodito in una confezione protettiva creata appositamente dalla restauratrice.
Il progetto è stato realizzato anche grazie al prezioso supporto della Soprintendenza, con particolare riconoscimento alla dottoressa Francesca Valentini, alla dottoressa Giovanna Giubbini e al dottor Alessandro Bianchi, che hanno supervisionato ogni fase del lavoro.
Una memoria storica restituita alla comunità
Il restauro del Cabreo rappresenta un raro esempio di tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico locale, e si pone come stimolo per nuove iniziative analoghe in tutta la regione. Un atto concreto di memoria collettiva, che mette in luce l’importanza di investire in progetti culturali capaci di riconnettere le comunità con la propria storia.
Il Cabreo restaurato sarà presentato al pubblico il 13 settembre 2025, durante i festeggiamenti civili e religiosi della festa della Consolazione, momento simbolico e partecipato della vita cittadina tuderte.