Si è tenuta nei giorni scorsi a Perugia la giornata di approfondimento intitolata “Modelli di governance nei servizi territoriali regionali: stato dell’arte e prospettive”, un incontro di rilievo che ha coinvolto dirigenti sanitari, esperti nazionali, amministratori locali e rappresentanti delle organizzazioni sindacali e professionali. L’evento, inserito nel percorso partecipato per la stesura del nuovo Piano Sociosanitario Regionale 2025-2030, ha rappresentato un momento strategico per riflettere su come garantire servizi territoriali più accessibili, coordinati e di qualità per tutti i cittadini umbri.
Nel corso dei lavori, si è discusso delle soluzioni organizzative più innovative a livello nazionale, con particolare attenzione ai principi di prossimità, integrazione e personalizzazione delle cure. Tra i temi centrali figurano l’evoluzione delle Case di Comunità, lo sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata, il ruolo degli Ospedali di Comunità e l’introduzione delle nuove tecnologie digitali per migliorare l’accessibilità e la continuità dell’assistenza.
“Questo confronto rappresenta un momento cruciale per il futuro della sanità umbra”, ha dichiarato la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, sottolineando che “stiamo costruendo un Piano Sociosanitario che metta al centro i bisogni concreti dei cittadini, valorizzando l’esperienza maturata negli anni e guardando alle migliori pratiche nazionali”. La presidente ha anche evidenziato come “la governance dei servizi territoriali sia la chiave per una sanità di prossimità, accessibile e di qualità”, aggiungendo che l’Umbria può ambire a diventare un modello nazionale grazie alle sue dimensioni contenute, favorevoli alla sperimentazione, e alla professionalità del personale sanitario.
Uno degli strumenti al centro del dibattito è stato il sistema informatizzato territoriale, un unicum a livello regionale che permette monitoraggi omogenei e valutazioni standardizzate attraverso gli strumenti InterRAI, validati a livello internazionale. Tali strumenti consentono una valutazione multidimensionale dello stato funzionale dei pazienti, soprattutto anziani, garantendo così una presa in carico appropriata, continuativa e coordinata, sia a domicilio che in strutture residenziali.
Ampio spazio è stato dedicato anche ai modelli di integrazione sociosanitaria, considerati una priorità strategica per superare la frammentazione tra i servizi sociali e sanitari. Questo approccio punta a costruire risposte più efficaci e su misura per i bisogni delle persone, attraverso una rete di servizi integrati e flessibili.
“L’Umbria ha tutte le caratteristiche per diventare un riferimento a livello nazionale”, ha ribadito Proietti, sottolineando l’importanza di una sanità orientata all’innovazione, alla sostenibilità e alla partecipazione dei territori. I contributi emersi nel corso della giornata saranno direttamente integrati nella redazione del Piano Sociosanitario Regionale 2025-2030, che si baserà su un approccio inclusivo e attento alla sostenibilità economica e sociale delle scelte.
L’obiettivo finale è quello di rafforzare la rete dei servizi territoriali, migliorare l’integrazione tra i diversi livelli di assistenza, e promuovere una sanità sempre più vicina alle persone, moderna e sostenibile.