Primo Maggio di sangue: due centauri umbri muoiono fra Arezzo e Ravenna

Un 67enne è deceduto vicino Ravenna sulla Romea, un altro centauro umbro ha perso la vita lungo la E45 a Pieve Santo Stefano

Due tragedie a poche ore di distanza hanno scosso l’Umbria il primo maggio, con la morte di due motociclisti in distinti incidenti stradali. Le vittime sono un 67enne dell’Alto Tevere e un 60enne residente nella regione, deceduti rispettivamente nei pressi di Ravenna e ad Arezzo.

Il primo sinistro è avvenuto lungo la statale Romea, in prossimità della città romagnola. Secondo le ricostruzioni preliminari, il 67enne sarebbe stato tamponato da un altro veicolo. A seguito dell’urto, la moto avrebbe invaso la corsia opposta, finendo la sua corsa contro un furgone. Lo scontro è stato violento e non ha lasciato scampo al centauro umbro. Nell’impatto sono rimaste ferite altre due persone, attualmente ricoverate.

Il secondo incidente ha avuto luogo lungo la E45 all’altezza di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. In questo caso, il 60enne viaggiava a bordo della sua moto quando si è scontrato con un camper. Le dinamiche dell’incidente sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma l’impatto è stato fatale per l’uomo. Con lui viaggiava una donna, attualmente in condizioni critiche secondo quanto riportato dai soccorritori intervenuti sul posto.

Entrambi gli episodi sono avvenuti nella tarda mattinata del primo maggio, giornata tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta. Le autorità stanno lavorando per ricostruire con precisione le circostanze degli incidenti. Gli inquirenti hanno già avviato gli accertamenti tecnici e sentito alcuni testimoni.

Le due vittime, molto conosciute nei rispettivi territori, erano appassionate di moto. Le comunità umbre di provenienza sono sotto shock, mentre si moltiplicano i messaggi di cordoglio e vicinanza alle famiglie colpite.

La polizia stradale, insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118, è intervenuta prontamente in entrambi i luoghi degli incidenti, ma per i due uomini non c’è stato nulla da fare. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per accertare eventuali responsabilità e verificare se vi siano state mancanze in termini di sicurezza stradale.

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