Brunello Cucinelli ai giovani: “Siate gli attori di una rivoluzione umanistica”

L’imprenditore di Solomeo lancia un appello alla gioventù per costruire un "Tempus novum" basato su speranza, valori e azione

Brunello Cucinelli - Io sono una persona per bene

Brunello Cucinelli, imprenditore di Solomeo, ha scritto una lunga lettera ai giovani, in cui li invita a diventare protagonisti di una “umanistica rivoluzione” capace di dare nuova linfa al futuro e all’umanità. L’appello, che riflette l’impegno del fondatore di Cucinelli per un mondo più equo e giusto, è un invito a nutrirsi di speranza e ad agire concretamente per costruire un “Tempus novum”, un nuovo tempo, illuminato dalla memoria ma proiettato verso il domani.

“Dobbiamo nutrirci della speranza,” scrive Cucinelli, “ma questa da sola forse non è sufficiente”. L’imprenditore sottolinea come, per realizzare la promessa del futuro, sia necessario un impegno concreto. “Dobbiamo mettere in pratica l’azione,” continua, “come una sorta di umanistica rivoluzione illuminata dalla memoria, e fissa sul domani.” Cucinelli insiste che il futuro è una promessa e un dono che ci aspetta, e che bisogna desiderarlo con passione e determinazione. Secondo lui, sono i valori che danno senso alla vita, creando un legame tra le generazioni e la costruzione di un futuro migliore.

L’imprenditore, riflettendo sulla storia, cita diversi pensatori e figure storiche che nel corso dei secoli hanno espresso critiche verso le generazioni più giovani. Tra questi, menziona Esiodo, Socrate, Seneca, Sant’Agostino e Boccaccio, che definiva i giovani del suo tempo come “vanitosi, senza pudore e rammolliti dalle troppe delicatezze”. Tuttavia, Cucinelli si discosta da questi giudizi, guardando ai giovani non come una generazione decadente, ma come “fiori pieni di vigore”, portatori di sogni e speranze per il futuro.

“Ogni giorno penso a voi come al centro del mondo,” afferma Cucinelli, “e vi vedo nel tempo passato e nel Tempus novum che sta per arrivare”. La giovinezza, per l’imprenditore, è il luogo più incantato e fertile, il periodo in cui ogni esperienza è intrisa di un significato profondo, che solo il tempo riesce a far emergere con chiarezza. Per Cucinelli, la gioventù è il motore del cambiamento, e spetta a loro, con “quella misura che i greci ci hanno insegnato”, abitarla con saggezza e rispetto per il Creato.

In conclusione, Cucinelli fa un appello ai giovani: “Smentite quei saggi che forse furono deboli nelle riflessioni” e diventate invece “lo specchio di un’altra realtà”, quella che lui vede come una gioventù piena di amore, simboli di vita, e creativi nella continua evoluzione. Un mondo che, secondo l’imprenditore, ha bisogno di ascolto, parole e carezze, che sono il nutrimento dell’anima. Concludendo il suo messaggio, Cucinelli li incoraggia a essere il motore di una rivoluzione umanistica che possa segnare un nuovo inizio per tutti.

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