Il 28 aprile, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro – istituita dall’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2003 –, Confagricoltura Umbria lancia un appello: continuare a investire in prevenzione, formazione e innovazione, strumenti fondamentali per proseguire nel trend di decrescita degli infortuni che ha caratterizzato gli ultimi anni.
L’importanza delle nuove tecnologie per la sicurezza
Il tema individuato per il 2025, “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”, mette in evidenza il potenziale della tecnologia anche in ambito agricolo.
Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, sottolinea: “L’innovazione tecnologica non serve solo a migliorare la produttività, ma è anche essenziale per rendere il lavoro più sicuro. È necessario continuare ad accompagnare le imprese agricole nell’adozione di strumenti moderni e pratiche sicure.”
Confagricoltura ha attivato numerose iniziative per avvicinare gli associati all’Agricoltura 4.0, valorizzando anche i Bandi Inail per il sostegno alla meccanizzazione sicura.
Dati incoraggianti: in Umbria calano infortuni e decessi
Secondo i dati INAIL analizzati da Confagricoltura:
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A livello nazionale, tra il 2018 e il 2022, gli incidenti in agricoltura sono diminuiti del 21,5%.
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In Umbria, gli infortuni denunciati sono passati da 888 nel 2019 a 740 nel 2023, segnando un -16,7%.
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I decessi sul lavoro in agricoltura nella regione sono calati da 6 a 4 nello stesso periodo, con una diminuzione del -33,3%.
Anche se la situazione migliora, l’agricoltura resta uno dei settori più a rischio, e l’impegno non può diminuire.
“Agri.Safe”: sicurezza al centro
Prosegue inoltre in Umbria il progetto “Agri.Safe”, frutto della sinergia tra Confagricoltura e Inail, che punta a diffondere la cultura della prevenzione nelle attività agricole. L’obiettivo è quello di consolidare i progressi ottenuti, favorendo la formazione professionale, la consapevolezza dei rischi e l’adozione di pratiche più sicure.
Roberto Caponi, direttore generale di Confagricoltura, ribadisce: “Non dobbiamo abbassare la guardia. È fondamentale che governo, amministrazioni, parti sociali, imprese e lavoratori continuino a lavorare insieme per ridurre ulteriormente i rischi“.