Turismo in Umbria: Pasqua rallenta, ma i ponti rilanciano la stagione

Occupazione alberghiera al 75% per Pasqua e fino al 90% per il 25 aprile e il primo maggio, grazie anche alla canonizzazione di Carlo Acutis

La stagione turistica umbra ha subito un avvio lento a causa del maltempo di Pasqua, ma ha registrato una decisa ripresa in occasione dei ponti di primavera. È quanto emerge da un’indagine condotta da Federalberghi Umbria che ha analizzato le tendenze dell’affluenza turistica nella regione.

Secondo Fittuccia, durante le festività pasquali l’occupazione media degli alberghi si è attestata attorno al 75%, complice il meteo poco favorevole. Tuttavia, la situazione è cambiata rapidamente grazie ai ponti del 25 aprile e del primo maggio, per i quali si stima un tasso di occupazione alberghiera vicino al 90%.

Un elemento decisivo per il boom primaverile è la canonizzazione di Carlo Acutis, prevista ad Assisi il 27 aprile, evento che ha determinato un forte afflusso non solo nella città serafica ma anche nei territori circostanti, coinvolgendo aree distanti anche decine di chilometri.

La permanenza media durante questo periodo varia da due notti per Pasqua a tre notti per i ponti successivi, segno di un maggiore interesse a programmare soggiorni più lunghi in concomitanza con le festività laiche.

I visitatori sono principalmente italiani, provenienti soprattutto da Campania, Puglia, Veneto, Lombardia e Roma, con presenze straniere ancora contenute. Secondo quanto riferito da Fittuccia, gli stranieri inizieranno ad arrivare per il Primo maggio, con una presenza crescente a partire da quel periodo, quando i turisti nordeuropei approfittano delle temperature miti per visitare l’Italia centrale.

Il presidente di Federalberghi Umbria Simome Fittuccia segnala anche le difficoltà di confronto con gli anni precedenti, sottolineando che una Pasqua “alta”, come quella del 2024, potrebbe disincentivare soggiorni ripetuti in tempi ravvicinati, penalizzando così le prenotazioni di aprile.

Guardando al futuro, per l’associazione alberghiera le prospettive per l’alta stagione appaiono positive, anche se non mancano le incognite. L’ombra dei dazi imposti dall’ex presidente Donald Trump potrebbe infatti influenzare la presenza di turisti statunitensi, considerati un target di alto valore per il comparto alberghiero umbro a causa della loro spesa media elevata.

Accanto ai tradizionali flussi da Germania, Olanda e Nord Europa, si segnalano nuove richieste dalla Francia e una crescita interessante del mercato sudamericano, in particolare dal Brasile, che sta mostrando numeri incoraggianti e in continua espansione.

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