All’ospedale di Perugia, un team multidisciplinare di cardiochirurghi e cardiologi ha eseguito con successo un intervento innovativo su un paziente di 85 anni con una complessa condizione cardiaca. L’operazione si è svolta nella sala ibrida della struttura ospedaliera, grazie a tecnologie avanzate e a un approccio integrato tra diverse specializzazioni.
L’uomo, affetto da grave insufficienza cardiaca, presentava anche problemi coronarici e disfunzioni valvolari a livello aortico e mitralico. A causa della complessità del quadro clinico, non era candidato a un intervento tradizionale. L’approccio combinato ha permesso di ridurre significativamente i rischi operatori, garantendo un trattamento personalizzato.
Durante la stessa seduta, i medici hanno eseguito l’impianto percutaneo della valvola aortica, seguito dalla sostituzione della valvola mitralica tramite minitoracotomia. Il dottor Marcello Bergonzini, direttore della cardiochirurgia, e il dottor Rocco Sclafani, direttore facente funzioni della cardiologia, hanno sottolineato l’importanza di questa sinergia: “La combinazione delle due tecniche ha ridotto il rischio operatorio e migliorato il successo procedurale, dimostrando l’efficacia di un approccio medico sempre più personalizzato.”
All’intervento hanno partecipato anche il dottor Salvatore Notaristefano, cardiologo, e il dottor Simone Perticoni, cardiochirurgo, con il supporto anestesiologico del dottor Mattia Meattelli. Il paziente è attualmente in fase di recupero domiciliare e continuerà a essere monitorato dal team medico.
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, hanno elogiato il lavoro del personale sanitario, evidenziando come questo intervento rappresenti “un esempio di cure di alta qualità e di collaborazione tra specialisti, essenziale per trattamenti innovativi, soprattutto nei pazienti più anziani.”