A partire dal 2 gennaio, i titolari di strutture ricettive senza Codice identificativo nazionale (Cin) sono esposti a pesanti sanzioni, che possono raggiungere gli 8 mila euro. Gli appartamenti non in regola saranno inoltre rimossi dalle principali piattaforme di locazione breve, come Booking e Airbnb.
Situazione critica in Umbria
In Umbria, solo il 54,22% delle strutture risulta regolarmente registrato, una percentuale ben al di sotto della media nazionale del 78,84%. Secondo i dati del ministero del Turismo, aggiornati al primo gennaio, su 8.041 strutture registrate nella regione, solo 4.360 possiedono il Cin. Ciò significa che 3.681 titolari rischiano sanzioni imminenti. Terni mostra risultati peggiori rispetto a Perugia, con il 53,03% di strutture in regola contro il 54,53% del capoluogo.
Oltre al Cin, le strutture devono garantire il rispetto delle norme di sicurezza, come l’installazione di estintori e rilevatori di gas, e conformarsi alle regolazioni edilizie, evitando abusi.
Nuove direttive sull’identificazione dei clienti
Il governo punta a contrastare l’abusivismo nelle locazioni brevi. Una delle principali novità riguarda l’identificazione del cliente, che ora dovrà avvenire di persona (de visu), come previsto da una recente direttiva del ministero dell’Interno. Questo approccio mira a garantire maggiore sicurezza e uniformità di adempimenti tra i vari operatori del settore.
Federico Taddei della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) sostiene questa scelta, definendola una misura necessaria per la sicurezza pubblica e per evitare disparità tra gli operatori.
Obiettivo: combattere l’abusivismo
Secondo il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il Cin consentirà di far emergere circa il 20% delle strutture abusive, che non risultano registrate e non versano le tasse. L’esplosione del fenomeno degli affitti brevi, favorita da piattaforme come Airbnb, ha aumentato la difficoltà di tracciabilità delle strutture, incentivando in alcuni casi attività irregolari.
Le sanzioni previste per chi non possiede il Cin oscillano tra 800 e 8 mila euro. Ulteriori multe, comprese tra 500 e 5 mila euro, sono previste per chi non espone il codice all’esterno della struttura o negli annunci online.