“Perugia. La città della domenica”, rivedi il documentario su RaiPlay

Perugia. La città della domenica", diretto da Giuseppe Sansonna e in onda ieri sera su Rai 5, esplora le storie nascoste del capoluogo umbro. Testimonianze e racconti inediti, per scoprire e riscoprire la città

Negli anni Sessanta, un imprenditore visionario di nome Mario Spagnoli trasformò un sogno in realtà, creando un parco unico nel suo genere, immerso tra gli ulivi umbri. Spagnoli, figlio di Luisa Spagnoli, la famosa imprenditrice italiana, diede vita alla Città della Domenica, un luogo che ancora oggi mantiene il suo fascino fuori dal tempo. Tra villaggi ispirati a Collodi, castelli per principesse e forti Apache, il parco ospita animali esotici come babuini, daini e bisonti in un ambiente di semilibertà. Questo scenario incantato è il punto di partenza del documentario “Perugia. La città della domenica”, diretto da Giuseppe Sansonna e in onda ieri sera su Rai 5, che esplora le storie nascoste del capoluogo umbro.

Nel documentario, la città di Perugia viene raccontata attraverso i suoi personaggi e le loro storie uniche. Tra questi spicca Gianluca Nicoletti, una nota voce radiofonica che, pur vivendo a Roma, rimane profondamente legato alla sua città natale. Nicoletti offre una visione autentica di Perugia, ricca di immaginazione e radici profonde. La narrazione include anche la famiglia Natalini Fratticioli, una dinastia di fotografi locali che ha immortalato momenti storici e le celebrità del festival Umbria Jazz. Le loro fotografie sono una testimonianza vivente del Novecento perugino, catturando l’essenza di personaggi come Fausto Coppi, Gino Bartali e la diva Linda Darnell. Il loro archivio è un tesoro che riflette la Dolce Vita e i cambiamenti sociali e culturali di Perugia.

La città è inoltre rappresentata attraverso due marce storiche che hanno segnato il suo destino: la Marcia su Roma del 1922, guidata dal Quadrumvirato fascista che partì proprio dall’Hotel Brufani di Perugia, e la Marcia della Pace di Aldo Capitini, che quasi quarant’anni dopo, nel 1961, segnò una svolta di segno opposto. Questi eventi, simboli di ideali contrastanti, rappresentano le contraddizioni storiche della città.

Il documentario non si limita a guardare al passato, ma mette in luce anche la Perugia moderna, viva e dinamica. Corso Vannucci, il cuore pulsante della città, è un esempio perfetto del suo continuo dialogo tra tradizione e apertura verso il mondo. La Università per Stranieri di Perugia è un altro simbolo di questo spirito accogliente, che da decenni attira studenti da ogni angolo del pianeta. Inoltre, personaggi contemporanei come Filippo Timi, attore di fama e uno dei più talentuosi della sua generazione, e Lamberto Boranga, il celebre portiere ultraottantenne e cardiologo, incarnano l’anima poliedrica di Perugia.

Fra le voci intervistate anche il giornalista e storico Giuseppe Moscati, della fondazione Capitini e il videomaker Michele Patucca.

GUARDA IL DOCUMENTARIO SU RAIPLAY

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