La consigliera regionale Donatella Porzi sollecita le forze politiche a rianimare il processo di riforma della legge sulla cittadinanza, con un focus sullo Ius Scholae, per rispondere alle esigenze della società contemporanea.
La consigliera regionale Donatella Porzi (Misto) ha lanciato un appello alle forze politiche affinché trovino il coraggio di rianimare la riforma della legge sulla cittadinanza, ponendo particolare attenzione allo Ius Scholae, una proposta che lega la concessione della cittadinanza ai figli di immigrati al completamento di uno o più cicli di studio in Italia.
Secondo Porzi, la recente riapertura del dibattito sulla cittadinanza, alimentata da Forza Italia, rappresenta un’opportunità importante per fare un passo avanti su un tema che era scomparso dall’agenda politica dal 2022. Porzi sottolinea che, nonostante sia un argomento delicato e divisivo, ci sono già le basi per un confronto costruttivo. È essenziale riconoscere la realtà di tanti minorenni stranieri che, pur essendo nati o cresciuti in Italia, parlano la lingua, condividono i valori italiani e contribuiscono alla vita sociale e culturale del Paese, non sono ancora riconosciuti come cittadini italiani per legge.
La scuola, secondo Porzi, deve essere il centro di questo nuovo approccio, superando le connotazioni ideologiche per rispondere ai bisogni della società italiana contemporanea, in cui numerosi alunni con background migratorio si trovano ogni giorno nelle nostre scuole. Non avere la cittadinanza, avverte Porzi, aumenta il rischio di disuguaglianze educative, abbandono scolastico, e limita il senso di appartenenza di questi giovani alla comunità italiana, esponendoli alla vulnerabilità e alla discriminazione.
Porzi richiama anche le parole del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, pronunciate durante il Meeting di Rimini, che ha avvertito come la contrazione della popolazione in età lavorativa potrebbe portare a un calo del PIL del 13% entro il 2040. Panetta ha indicato l’importanza di introdurre misure per favorire l’ingresso di lavoratori stranieri regolari e rafforzare l’integrazione dei cittadini stranieri nel sistema educativo e nel mercato del lavoro, una visione che Porzi ritiene cruciale per il futuro del Paese.
Porzi conclude il suo appello invitando Forza Italia a non limitarsi a una mera operazione di facciata, ma a dimostrare determinazione nel portare avanti una riforma significativa. Sottolinea che, se nel 2022 la presidente Meloni sosteneva lo Ius Scholae, non ci sono motivi validi per non dare priorità a una legge che potrebbe garantire il diritto alla cittadinanza attraverso la scuola, un luogo dove l’integrazione culturale avviene quotidianamente.
Mentre si sollecita il governo a trovare soluzioni per frenare l’emigrazione giovanile, Porzi chiede a tutte le forze politiche di comprendere che i tempi sono maturi per impegnarsi nella costruzione di una società inclusiva, capace di garantire l’uguaglianza delle opportunità, come previsto dalla Costituzione italiana e dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile.