La Regione adotta il piano di prevenzione contro le malattie da zanzare

La misura prevede strategie di intervento anche in caso di emergenza infettiva e mira a sensibilizzare la popolazione sulle necessarie azioni di prevenzione.

Palazzo Cesaroni

La Regione Umbria ha recentemente adottato il Piano regionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, con l’obiettivo di affrontare in modo sistematico la diffusione delle malattie trasmesse da vettori come zanzare, zecche e flebotomi. La misura prevede strategie di intervento anche in caso di emergenza infettiva e mira a sensibilizzare la popolazione sulle necessarie azioni di prevenzione. L’annuncio è stato dato dall’Assessore regionale alla Salute e alle politiche sociali, Luca Coletto.

Il piano regionale di prevenzione integrata One Health

L’Assessore Coletto ha spiegato che il nuovo piano integra misure di lotta al vettore con strategie di intervento elaborate in collaborazione con gli esperti del tavolo regionale per le malattie trasmesse da vettori. Il modello adottato, denominato One Health, riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. Negli ultimi anni, cambiamenti climatici, ambientali e la globalizzazione hanno favorito l’importazione e la riproduzione di nuove specie di vettori in Umbria, oltre all’espansione degli artropodi indigeni come flebotomi, zecche e zanzare.

Le malattie arbovirali in Italia: un quadro preoccupante

Oltre 100 arbovirus sono in grado di causare malattie nell’uomo. In Italia, i più diffusi sono Chikunguya, Dengue e Zika trasmessi da zanzare del genere Aedes, come la zanzara tigre. Altri esempi includono il West Nile e Usutu, trasmessi da zanzare del genere Culex, come la zanzara comune, l’encefalite da morso di zecca (TBE) trasmessa da zecche del genere Ixodes, e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana trasmesse da Phlebotomus. Queste infezioni, sebbene spesso asintomatiche o con sintomi lievi simili all’influenza, possono causare gravi problemi di salute soprattutto nei soggetti anziani e fragili.

Importanza della prevenzione e collaborazione intersettoriale

Il Piano regionale non si limita alla sorveglianza sanitaria ma prevede un approccio integrato che include la collaborazione tra settori diversi per un’efficace gestione delle emergenze. La prevenzione delle malattie trasmesse da vettori richiede infatti un’azione coordinata tra salute pubblica, veterinaria e ambientale. La popolazione è invitata a seguire le indicazioni di prevenzione come l’uso di repellenti e la rimozione di ristagni d’acqua per ridurre la proliferazione delle zanzar

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