Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha lanciato il progetto “Stazioni del Territorio“, una iniziativa volta a trasformare venti stazioni ferroviarie in Italia in hub polifunzionali, con un focus particolare sulle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. L’annuncio è stato fatto nella sede del Gruppo FS a Roma, con l’obiettivo di rendere queste stazioni centri di servizi polivalenti e di pubblica utilità.
Il Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha descritto il progetto come parte del “percorso di rinascita e di rigenerazione dell’Appennino centrale devastato dal terremoto.” Tra le stazioni già coinvolte ci sono Popoli-Vittorito a Pescara, Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica a Macerata, che sono in fase di completamento. Invece, i lavori sono ancora in corso ad Antrodoco Centro (Rieti) e a Baiano di Spoleto (Perugia), con previsione di conclusione nel 2025.
A Baiano di Spoleto, i lavori attuali non si limitano al miglioramento sismico ma includono anche la riqualificazione del fabbricato viaggiatori, una parte del quale sarà restituita all’Associazione Acli. Riccardo Augusto Marchetti, segretario della Lega in Umbria e deputato, ha evidenziato l’importanza del progetto, che trasformerà gli spazi interni delle stazioni in centri di servizio accessibili ai cittadini: “Servizi come farmacie, studi medici di medicina generale, diventeranno parte integrante della stazione di Baiano di Spoleto, trasformando un luogo finora dedicato al solo transito di passeggeri in un vero e proprio centro di aggregazione per la cittadinanza”. Dopo Baiano, verrà coinvolta Passaignano sul Trasimeno.
