Un ordigno bellico del peso di circa 50 chili, risalente probabilmente alla seconda guerra mondiale, è stato scoperto a Petrignano di Assisi durante dei lavori di manutenzione effettuati da Umbra Acque su una conduttura nei pressi dell’aeroporto dell’Umbria San Francesco. Il ritrovamento ha immediatamente scatenato procedure di sicurezza coordinate dalla prefettura di Perugia.
Gli agenti del commissariato di Assisi e gli artificieri antisabotaggio del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Perugia sono prontamente intervenuti per la messa in sicurezza dell’area. A seguito dell’allarme, è stata ordinata l’evacuazione precauzionale di alcune famiglie residenti nelle vicinanze e del personale di due attività commerciali locali. Le persone sono state poi autorizzate a fare rientro nelle loro abitazioni nel tardo pomeriggio, una volta assicurata l’area.
La responsabilità di verificare le condizioni dell’ordigno, il funzionamento del suo innesco e la relativa pericolosità è stata affidata agli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri militari di Castel Maggiore, che sono stati immediatamente allertati e sono in arrivo in Umbria. Una volta effettuata una valutazione completa, sarà possibile formulare un piano per la bonifica dell’area, che comprenderà il disinnesco e il brillamento dell’ordigno.
Nonostante la vicinanza dell’aeroporto San Francesco d’Assisi, le operazioni non hanno finora necessitato l’interruzione delle attività aeroportuali, e non si prevede che vi siano rischi immediati per l’operatività dello scalo fino all’implementazione del piano di sicurezza per la rimozione della bomba. Le autorità, tuttavia, non escludono che potrebbero essere necessarie ulteriori evacuazioni temporanee durante le fasi più delicate del processo di disinnesco e rimozione.