Condannato a un anno e sei mesi l’ex sacerdote di 76 anni per adescamento di minori e detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo, originario della provincia di Palermo, è stato ritenuto colpevole di aver offerto denaro e regali a due fratelli minorenni in cambio di rapporti sessuali.

Secondo l’accusa, l’ex prete,  Don Antonio, avrebbe adescato tramite facebook e sotto falso nome, i due ragazzi, di 13 e 17 anni, nei pressi della loro scuola, offrendo loro regali e denaro. Successivamente, li avrebbe condotti nella sua abitazione, dove si sarebbe mostrato nudo e avrebbe proposto loro rapporti sessuali. L’uomo è stato anche accusato di detenere materiale pedopornografico su computer e telefoni cellulari.

Le indagini sono scattate a seguito della segnalazione di alcuni genitori, che avevano notato l’ex prete camminare mano nella mano con i due ragazzi. I carabinieri hanno sequestrato computer e telefoni dell’imputato, trovando materiale pedopornografico. Nonostante l’ex prete avesse lasciato gli abiti talari in seguito a una sospensione a divinis continuava a girare per strada con abbigliamento religioso.

Tra le fonti di prova portate dal pm ecco annotazioni, sommarie informazioni e la comunicazione della notizia di reato redatta dalla stazione carabinieri di Ponte San Giovanni.

Il processo si è svolto a porte chiuse. Durante le udienze, sono stati sentiti i due ragazzi e i loro genitori. L’ex prete, difeso dall’avvocato Luca Gentili, ha sempre negato le accuse. Il tribunale ha riqualificato il reato di prostituzione minorile in adescamento di minore per uno dei due fratelli.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni.