Un danno erariale di circa 8 milioni di euro è stato contestato dalla Corte dei Conti dell’Umbria a tre dirigenti Anas, tra cui l’ex amministratore delegato Massimo Simonini, e a sette tecnici coinvolti nella realizzazione del tratto Lidarno-Schifanoia della Strada statale 318 Perugia-Ancona. Le accuse riguardano gravi carenze nella progettazione esecutiva, oltre a numerose irregolarità nella direzione lavori e nella gestione del procedimento.
Secondo la magistratura contabile, ai tecnici sono stati addebitati 3,7 milioni di euro per colpa grave, mentre ai tre dirigenti è stata contestata una responsabilità dolosa per la mancata applicazione delle penali a carico dell’appaltatore. La somma contestata a questi ultimi ammonta a 4,394 milioni di euro.
A seguito delle indagini, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro cautelare di beni per un valore corrispondente al danno erariale. Tuttavia, il provvedimento è stato inizialmente revocato dalla sezione giurisdizionale di controllo della Corte dei Conti dell’Umbria, per poi essere confermato dalla sezione centrale d’appello a seguito del ricorso della Procura.
Il procedimento è ancora in corso e riguarda lavori affidati circa dieci anni fa, per un importo complessivo di 50 milioni di euro. Il progetto ha subito ritardi significativi, mentre emergono ora responsabilità e presunte negligenze che hanno portato all’intervento della magistratura contabile.