Inaugurata la Pink House a Gualdo Tadino LGBTQIA+: “Un luogo di speranza e rinascita”

A Gualdo Tadino inaugurata la Pink House, un progetto promosso da Omphalos Lgbti+ per accogliere e sostenere chi affronta esclusione o violenza.

“Oggi abbiamo scritto una bella pagina di storia. La Pink House a Gualdo Tadino è’ realtà: la prima in Umbria. Una casa dei diritti che abbiamo voluto e sostenuto e che continueremo a sostenere ed implementare insieme alle istituzioni regionali”. Così il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti all’inaugurazione della Pink House, un progetto innovativo promosso da Omphalos Lgbti+ per offrire accoglienza e supporto a chi affronta esclusione, violenza o abbandono.

Si tratta di un progetto nato dalla donazione privata di due appartamenti e portato avanti grazie allo sforzo dell’associazione e alla generosità di aziende e cittadini, che hanno contribuito. I due appartamenti contano 8 posti letto totali. Oltre al supporto del Comune di Gualdo Tadino, hanno contribuito tra gli altri il gruppo Amazon, Coop Centro Italia, la Proloco di Bettona.

Oltre al supporto del Comune di Gualdo Tadino, hanno contribuito tra gli altri il gruppo Amazon, Coop Centro Italia, la Proloco di Bettona.
All’inaugurazione, oltre al presidente di Omphalos Umbria, Stefano Bucaioni, alla senatrice Emma Pavanelli e al sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, hanno partecipato il vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori e la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi.

Bor ha definito la Pink House come uno spazio “unico e necessario”, concepito per accogliere persone in situazioni difficili. “Un luogo per ripartire e dove la speranza torna a casa”, ha sottolineato il vicepresidente sul proprio profilo Facebook, evidenziando l’importanza del progetto nell’ambito delle politiche di inclusione sociale.L’evento ha visto anche la presenza della presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, che ha manifestato il proprio sostegno all’iniziativa. Omphalos, con oltre 30 anni di attività sul territorio umbro, ha infatti saputo creare un modello di aiuto concreto e capillare, dimostrando il proprio impegno a favore dei diritti delle persone Lgbti+. La Pink House rappresenta un nuovo capitolo di questo percorso, combinando accoglienza residenziale, supporto psicologico e percorsi di reintegrazione sociale.

Bori ha ricordato l’importanza della normativa regionale contro l’omolesbobitransfobia: “La Regione Umbria è stata una delle prime in Italia a dotarsi di una legge contro l’omolesbobitransfobia, una legge che negli anni è stata purtroppo sterilizzata, confondendo i reati d’odio con il diritto di opinione. Con il nostro impegno, torneremo a finanziare questa legge, perché la normalità è che una legge, quando esiste, deve essere applicata e sostenuta. Solo così possiamo garantire diritti reali e non solo dichiarazioni di principio.”

Il vicepresidente ha inoltre ringraziato il Comune di Gualdo Tadino e tutti i partner che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, elogiando il lavoro di Omphalos. “Grazie ad Omphalos per continuare a fare dell’Umbria un luogo più giusto, solidale e inclusivo. Il vostro lavoro dimostra che nessuna persona deve essere lasciata indietro”, ha dichiarato Bori, ribadendo il ruolo fondamentale delle associazioni e delle istituzioni locali nel costruire una società più equa.

“La strada per i diritti civili è lunga – ha detto la presidente Bistocchi – in Umbria non siamo ai blocchi di partenza, siamo in cammino, non a caso l’appuntamento di oggi è una tappa del cammino; tuttavia non siamo neanche arrivati. E finché ci sarà qualcuno, in questo Paese, che penserà che sono ben altri problemi della società, noi sapremo che abbiamo ancora molta strada da fare. La novità è che quella strada, d’ora in poi, a tutti i livelli, la faremo insieme, perché le Istituzioni che noi oggi rappresentiamo hanno il dovere di tutelare e promuovere i diritti, i bisogni, le esigenze di tutte e di tutti. Un percorso, che faremo all’insegna dei principi di accoglienza, civiltà, tolleranza, ripudiando ogni forma di violenza e di odio, e combattendo tutte le discriminazioni e tutti i pregiudizi”.

“Questa mattina ho partecipato con entusiasmo all’inaugurazione della Pink House di Gualdo Tadino, la prima casa di accoglienza Lgbtqia+ in Umbria. Grazie al grande lavoro dell’associazione promotrice LGBTI+ Omphalos, ma anche alla collaborazione tra associazioni, fondazioni, cooperative del territorio e, in generale, di tutta la comunità locale, oggi l’Umbria dispone di un luogo in grado di accogliere senza barriere chiunque avesse necessità di un rifugio sicuro in caso di emergenza. Perché nonostante la nostra Costituzione parli di parità di diritti, sono ancora tante le disuguaglianze che possiamo toccare con mano. Pertanto è fondamentale la presenza di presidi in grado di garantire a chiunque la massima integrazione possibile, e in questo senso la Pink House rappresenta un grande esempio virtuoso di una comunità resiliente che la politica ha il compito di tutelare e valorizzare”. Lo afferma con una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

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