Finiscono in manette tre giovani di 21 anni tutti italiani con l’accusa di tentato omicidio. Gli accusati sono stati posti in custodia cautelare in carcere su ordine del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Spoleto. La violenta aggressione è avvenuta alla fine dell’aprile scorso a Spoleto.
L’accusa pesantissima è stata spiegata nella mattina di lunedì 24 giugno in una conferenza stampa dal Procuratore di Spoleto, Claudio Cichella. Alla conferenza stampa erano presenti oltre a Cicchella anche il Questore della Provincia di Perugia, Fausto Lamparelli, unitamente al Dirigente della Squadra Mobile, Maria Assunta Ghizzoni e al dirigente del Commissariato di Polizia di Spoleto, Antonella Fuga Paglialunga.
Si è trattato- come spiegato in conferenza- di una vera e propria spedizione punitiva – avvenuta nella notte tra il 27 e 28 aprile a Spoleto. La vittima è stata colpita tre volte alla testa con un oggetto contundente che potrebbe essere o una spranga di ferro o un cric di automobile e poi scaricata davanti al Pronto soccorso.Colpi sferrati con una violenza inaudita, che la vittima ha parzialmente parato col braccio sinistro, non riuscendo tuttavia ad evitare gravi lesioni alla testa.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti tutto sarebbe iniziato attorno alle 21.30 nei pressi del bowling davanti al quale si sarebbero confrontate due bande di giovanissimi, una composta di spoletini e una di ragazzi stranieri di seconda generazione. Motivi futili, forse uno sguardo di troppo, con una tensione in crescendo sfociata poco dopo, davanti ad un bar nell’avvio della rissa, causata da uno degli italiani che avrebbe colpito lo straniero in testa con una bottiglia: da lì l’avvio della spedizione punitiva. Iniziata con l’inganno di una telefonata “per chiarirsi” e un invito all’incontro. A quel punto sono spuntate le pistole: una di queste è stata puntata addosso alla vittima, che dopo essere stata riempita di botte è stata caricata in auto, portata in un luogo isolato e ulteriormente pestata col cric. Solo la prontezza della vittima, che come detto è riuscita a parara alcuni dei colpi, ha evitato la tragedia.
Il Procuratore Cichella ha messo in evidenza i comportamenti allarmanti dei giovani, spesso legati all’ebbrezza. “Questa vicenda merita attenzione”, ha affermato Cichella, “poiché mostra una pericolosa sottovalutazione delle conseguenze delle proprie azioni”. La gravità dei fatti ha giustificato l’accusa di tentato omicidio, condivisa dal giudice del tribunale di Spoleto che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare.
Gli aggressori hanno filmato parte della violenza e tentato di cancellare i video, ma gli investigatori stanno cercando di recuperarli dai telefoni sequestrati, considerandoli prove fondamentali. I tre giovani arrestati hanno precedenti criminali, tra cui lo spaccio di droga. La sera precedente l’aggressione, uno degli indagati aveva esploso un colpo in aria con una pistola al Luna Park di Foligno, aumentando la preoccupazione sulla pericolosità del soggetto. Le forze dell’ordine hanno trovato una pistola scacciacani e un proiettile di revolver, suggerendo l’uso di armi da fuoco.