In un periodo caratterizzato da significative sfide per l’agricoltura, accentuate non solo dai capricci del clima ma anche dalle tensioni internazionali che destabilizzano i mercati, gli incontri promossi da Confagricoltura Umbria il 22 gennaio a Città di Castello, Deruta e Orvieto hanno messo in luce le tematiche di innovazione, sostenibilità e sviluppo delle filiere. Queste riunioni hanno visto la partecipazione di figure chiave del settore agricolo e delle autorità locali.
Mirco Carloni, alla guida della Commissione agricoltura alla Camera, ha condiviso riflessioni con gli addetti ai lavori, in una serie di incontri facilitati da Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria. Carloni ha puntato il dito contro le politiche di globalizzazione, sostenendo che “abbiamo visto in questi anni scegliere filiere lunghe dove conveniva comprarle alcune cose invece che continuare a produrle”. Questa visione, per Carloni, ha portato vantaggi ma anche significative perdite, soprattutto in termini di competenze locali.
Carloni ha anche evidenziato la necessità di “attualizzare la politica agricola europea” per affrontare l’attuale volatilità dei costi, menzionando un’iniziativa legislativa che propone di “fissare con legge un prezzo minimo” per garantire un giusto valore aggiunto agli agricoltori.
Rossi ha sottolineato le difficoltà incontrate dal settore, accentuate da “contiui eccessi metereologici che stanno creando danni”. Ha inoltre rilevato l’importanza degli incontri per “fare il punto con le istituzioni” e valorizzare le opportunità offerte dalle filiere in Umbria, nonostante le sfide poste dalla transizione ecologica.
Gli eventi hanno approfondito vari aspetti dell’agricoltura, dall’innovazione nella produzione alla sostenibilità, evidenziando il ruolo cruciale dell’aggregazione e della formazione nel superare le sfide future. Questi incontri hanno riaffermato l’impegno dell’Umbria nel supportare un settore agricolo resiliente e sostenibile, pronti a navigare le complessità del presente e del futuro.