Lo sbarco a Perugia di Nwanege, che era in itinere da qualche giorno, ha contribuito notevolmente a rasserenare la situazione ambientale. Cresce la fiducia che nei prossimi giorni possano arrivare in biancorosso anche le ultime pedine mancanti nel roster di Vincenzo Cangelosi, tra cui il tanto sospirato centravanti. L’obiettivo di Mauro Meluso è Giacomo Parigi (29) che sta vivendo momenti a dir poco difficili insieme ai suoi compagni al Rimini e ha già dato la sua parola al Perugia.
Quella di martedì doveva essere la giornata dell’incontro dei giocatori con la nuova proprietà romagnola ma così non è stato. Nella grande incertezza di queste ore e di questi giorni, dopo la mancata consegna in Lega della fideiussione da 420.000 euro a integrazione per l’iscrizione al campionato che comporterà quasi certamente il blocco del mercato, i giocatori del Rimini avrebbero chiesto alla Building Company che ha acquisito il club (sempre che il passaggio di proprietà sia effettivamente avvenuto, anche qui la cosa non è chiara) una dimostrazione di buona volontà e di solidità finanziaria, ovvero l’anticipo del prossimo stipendio.
Per tutta risposta, alla ripresa degli allenamenti in sede non si sarebbe presentato alcun dirigente del nuovo Rimini, confermando che in queste ore la squadra di Braglia (sempre che il tecnico resti) è abbandonata a sé stessa. Lo stesso Parigi ha dunque dovuto rinviare il suo colloquio con il club a data da destinarsi ed è evidente che questo potrebbe allungare i tempi della possibile operazione, intanto si potrebbe andare a dopo Ferragosto. Parigi, legato da contratto ancora per un anno con il Rimini, chiederà di essere ceduto ed è probabile che la società romagnola possa chiedere una contropartita.
Ipotizzabili dunque due scenari: l’acquisto del cartellino per qualche decina di migliaia di euro oppure un possibile prestito oneroso con obbligo di riscatto a giugno 2027. In entrambi i casi il Perugia dovrà aprire il portafoglio ma si tratta di una operazione che ha una logica e un perchè: Parigi, appena 29enne, potrebbe fare la prima punta oppure anche giocare alle spalle di Montevago nel 3-4-2-1. L’alternativa resta Andrea La Mantia (34) sulle doti del quale Meluso non ha dubbi nonostante l’età. Ci sarà da attendere ma la la scelta del Dt al momento sembra fatta. Dovesse andar male, in lista oltre a La Mantia ci sarebbero anche altri due attaccanti.
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