“Le recenti dichiarazioni del sindaco Vittoria Ferdinandi, che ha chiesto all’Azienda Farmaceutica Municipale AFAS di valutare l’interruzione degli acquisti e della vendita di medicinali provenienti da Israele, destano forte preoccupazione e contrarietà“. È questa la posizione espressa dai consiglieri comunali Riccardo Mencaglia, Paolo Befani, Elena Fruganti, Clara Pastorelli e Nicola Volpi (Fratelli d’Italia), insieme alla consigliera Margherita Scoccia, attraverso un comunicato ufficiale.
Nel testo, gli esponenti di opposizione sottolineano che “la salute pubblica non può essere ostaggio di prese di posizione ideologiche o di geopolitica” e che “la priorità di un’azienda farmaceutica comunale deve essere garantire ai cittadini i medicinali migliori, più sicuri ed efficaci, indipendentemente dal Paese di provenienza“.
Secondo i consiglieri, molti farmaci prodotti da aziende israeliane sono essenziali per pazienti affetti da patologie croniche o gravi, e spesso non sostituibili con alternative equivalenti. “Si tratta di presidi farmacologici imprescindibili, spesso insostituibili con altre prescrizioni, la cui esclusione rappresenterebbe di fatto una condanna per la loro salute e, in alcuni casi, per la vita stessa”, si legge nella nota.
Gli esponenti di Fratelli d’Italia e Scoccia avvertono che “introdurre criteri di esclusione su base nazionale significa non solo limitare la libertà di scelta terapeutica, ma anche privare i pazienti di cure indispensabili”. Un’azione che, a loro avviso, costituirebbe “un precedente pericoloso, che nulla ha a che fare con i doveri istituzionali di un sindaco e con la missione di un servizio pubblico“.
Il comunicato sottolinea inoltre che “un simile provvedimento non avrebbe alcuna concreta incidenza sulle vicende di politica internazionale addotte come motivazione, mentre gli effetti negativi sulla salute dei perugini sarebbero immediati e certi”.
“Scelte di questo tipo non rafforzano la città, ma la dividono, introducendo logiche estranee alla tutela della salute e alla responsabilità amministrativa. Perugia merita politiche sanitarie guidate da competenza, equilibrio e rispetto universale dei cittadini“, conclude la nota.