Bloccati per due ore nel treno guasto fra Assisi e Spello, l’ira dei pendolari

Guasto elettrico blocca per due ore il Regionale 4077 tra Assisi e Spello. Ascani (Pd) attacca: “Basta proclami, servono risposte concrete”.

l pomeriggio di ieri si è trasformato in un’odissea per i circa 150 viaggiatori del treno Regionale 4077, in servizio sulla tratta Firenze–Foligno. Il convoglio è rimasto fermo per quasi due ore tra Assisi e Spello a causa di un guasto alla linea aerea di contatto, fondamentale per l’alimentazione elettrica dei treni.

L’interruzione si è verificata poco dopo le 15, lasciando i passeggeri senza aria condizionata in una giornata di caldo intenso. La Protezione Civile è intervenuta per distribuire bottiglie d’acqua, mentre il personale di bordo, “aprendo i finestrini e assistendo i passeggeri”, ha cercato di rendere più sopportabile l’attesa.

Sul posto sono arrivati immediatamente i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, che hanno avviato le operazioni di riparazione. Trenitalia aveva predisposto autobus sostitutivi, ma questi non sono stati utilizzati: una volta risolto il malfunzionamento, il treno è ripartito, raggiungendo Spello poco dopo le 17.

La vicenda ha suscitato forti critiche politiche. La vicepresidente della Camera e deputata del Partito democratico, Anna Ascani, ha definito l’episodio “l’ultimo dei gravi disagi che umbri e turisti hanno dovuto subire sabato”.

In una nota, Ascani ha accusato il ministro Salvini, Rfi e Trenitalia di “fingere di non vedere” la situazione reale: “Parlano di cantieri per migliorare la sicurezza della rete, modernizzare le infrastrutture e ridurre i tempi di percorrenza. Ma non dicono una parola sul caos a cui stanno condannando un’intera regione adesso, isolando cittadini, negando il diritto alla mobilità e danneggiando il turismo umbro”.

L’esponente dem ha aggiunto: “Come se non bastasse l’estate da incubo fatta di cancellazioni, soppressione di tratte e fermate, bus sostitutivi e mancanza di comunicazione e servizi che stanno già vivendo”.

E ha concluso con un appello diretto:“Basta proclami e promesse, gli umbri hanno bisogno di risposte concrete ai loro problemi oggi”.

L’episodio si inserisce in una serie di criticità che hanno interessato il trasporto ferroviario in Umbria nelle ultime settimane, aggravando la tensione tra utenti e gestori del servizio. Il guasto di sabato ha messo ancora una volta in evidenza la fragilità della rete e la necessità di interventi strutturali, non solo promesse.

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