Domenica 15 giugno torna a Perugia il Meredanzo, una giornata all’insegna della socialità e della solidarietà. La manifestazione, che si svolgerà in un clima di festa collettiva, mira a sostenere i progetti della Fondazione La Città del Sole Onlus, una realtà che da anni rappresenta un punto di riferimento nell’ambito dell’innovazione sociale e della salute mentale.
Attraverso momenti di cultura, arte e condivisione, il Meredanzo si propone di valorizzare il ruolo attivo della comunità nella costruzione di un nuovo welfare, centrato su inclusione, ascolto e relazioni umane. L’obiettivo non è solo raccogliere fondi, ma anche rafforzare il senso di appartenenza e l’impegno collettivo per un cambiamento reale.
Numero Zero: riabilitazione per tutti
Tra i progetti sostenuti c’è @numerozeroperugia, un centro nato in collaborazione con Vittoria Ferdinandi, che rappresenta un vero paradigma di riabilitazione sociale. Non solo uno spazio per chi vive esperienze di fragilità, ma una palestra relazionale per tutta la comunità, ancora troppo spesso impaurita e impreparata ad accogliere la diversità.
Numero Zero è un laboratorio di umanità, un’esperienza pilota che dimostra come, anche con risorse limitate, sia possibile creare modelli replicabili di salute mentale e partecipazione sociale. La sua esistenza dimostra che si può costruire una società più inclusiva, partendo dal basso e con un approccio autenticamente umano.
Ripensare la salute mentale: dall’Umbria un modello da ricostruire
L’Umbria è stata un tempo pioniera nei modelli di salute mentale, ma oggi quella rete si è fortemente indebolita. Progetti come Numero Zero e le attività della Città del Sole indicano una direzione da seguire per ricostruire una rete di servizi e relazioni, capace di mettere al centro la persona e non la sola patologia.
“Non c’è cura possibile senza comunità” è il principio guida di questo approccio. Un nuovo modello di welfare, dove istituzioni, cittadini e terzo settore camminano insieme, costruendo alleanze tra enti scientifici, amministrazioni pubbliche e realtà sociali. Esperienze come queste dimostrano che la salute non può più essere trattata in modo codificato e distaccato, ma deve diventare un progetto condiviso.
Politiche attive e diritto al lavoro
Un altro tema chiave emerso è quello del diritto al lavoro per le persone con disabilità. Nonostante molti siano in grado di lavorare, in troppi restano esclusi dal mondo produttivo. L’impegno, anche istituzionale, è quello di portare in Giunta una governance concreta per l’attuazione del Decreto Legislativo 62, creando reali possibilità di inserimento e valorizzazione delle capacità individuali.
“Abbiamo un foglio bianco su cui riscrivere il nostro concetto di salute. Numero Zero e La Città del Sole saranno i punti di partenza” ha detto la presidente della Regione Stefania Proietti Questa è la visione che si sta costruendo attorno a un progetto che ha già dimostrato di poter trasformare il modo in cui si concepisce la riabilitazione, la partecipazione e l’appartenenza sociale.