Un rito collettivo di fede, orgoglio e identità si è ripetuto anche quest’anno a Gubbio, dove il 15 maggio si è tenuta l’Alzata dei Ceri, il momento simbolico e più solenne della storica Festa dei Ceri, tra le manifestazioni folkloristiche più antiche e partecipate d’Italia.
In una piazza Grande gremita da migliaia di persone, l’Alzata ha avuto un’esecuzione impeccabile, accolta da un’ovazione e un trasporto emotivo fortissimo da parte dei ceraioli e degli spettatori accorsi da tutta Italia.
Emozione e devozione nella cerimonia dell’Alzata
La cerimonia dell’Alzata rappresenta il cuore spirituale e identitario della Festa dei Ceri, in cui le tre strutture lignee dedicate a Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio vengono innalzate verticalmente tra l’applauso generale, dando ufficialmente inizio alla giornata di celebrazioni.
Il rito, fortemente sentito dalla comunità eugubina, si è svolto senza intoppi, mantenendo intatta la carica simbolica e religiosa che da secoli lo contraddistingue.
Corsa dei Ceri con deviazione storica
Nel pomeriggio, i tre Ceri saranno protagonisti della celebre “Folle corsa” per le vie del centro storico, una sfida tra velocità, destrezza e spirito di squadra. Quest’anno il percorso subirà una deviazione storica a causa dei lavori in corso in piazza 40 Martiri, elemento che rende l’edizione 2025 ancora più particolare.
L’arrivo al Monte Ingino e l’omaggio a Sant’Ubaldo
Intorno alle 20 è previsto l’arrivo dei Ceri sulla cima del Monte Ingino, dove saranno portati all’interno della Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città. Questo passaggio conclusivo, carico di significato religioso e civico, rappresenta la sintesi del legame tra Gubbio e la sua millenaria tradizione.