Il mondo pacifista umbro è tornato in piazza per ribadire la propria opposizione alla corsa al riarmo dell’Unione Europea e per denunciare la tragedia umanitaria a Gaza. La manifestazione, che si è svolta in piazza Birago a Perugia, ha visto la partecipazione di quaranta associazioni provenienti da tutta l’Umbria, unite dal rifiuto di una politica basata sul conflitto e sull’escalation militare.
La protesta contro il riarmo e la guerra
Il principale obiettivo della mobilitazione è stato il piano europeo di riarmo da 800 miliardi di euro, considerato una scelta pericolosa e in contraddizione con i principi di pace e cooperazione internazionale. Secondo i manifestanti, l’aumento delle spese militari non porterà maggiore sicurezza, ma alimenterà tensioni e conflitti in un momento storico già segnato da guerre e instabilità.
Oltre alla critica al riarmo, la protesta ha espresso sdegno per il massacro di civili a Gaza, attribuito alle operazioni militari del governo e dell’esercito israeliano. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di una soluzione politica e diplomatica al conflitto, chiedendo l’immediato cessate il fuoco e la protezione della popolazione civile.
“Siamo qui per fare massa critica sulla riconversione industriale, perché un’economia buona è possibile. Serve volontà politica, serve coraggio e io contributo di tutti. Non ci basta la retorica dello sviluppo e della crescita: vogliamo scelte concrete per la pace, il lavoro e per l’ambiente.
E siamo qui anche per ricordare il genocidio in corso in Palestina, di cui ormai non si parla più a reti unificate. Il silenzio è complicità”, dicono le associazioni