Dopo mesi di attesa, arriva una svolta per le famiglie colpite dal sisma del 9 marzo 2023 in Umbria. Il Governo ha approvato una modifica al decreto legge “Terre dei Fuochi” che consente la ripresa del pagamento del contributo di autonoma sistemazione (Cas), anche se lo stato di emergenza è terminato e non sono ancora state presentate le richieste per i contributi di ricostruzione. Si sblocca così una situazione ferma da aprile, che aveva lasciato in sospeso 220 nuclei familiari nei comuni di Umbertide, Perugia e Gubbio.
È un passo importante e atteso da cinque mesi perchè il blocco del Cas aveva generato gravi difficoltà economiche per molte famiglie sfollate. Il contributo, infatti, copre i costi dell’affitto per chi è stato costretto a lasciare la propria abitazione inagibile a causa del terremoto. Tutto questo nonostante fondi già stanziati.
Il pagamento era stato sospeso dalla scadenza dello stato di emergenza, che aveva una durata biennale, senza che nel frattempo fosse stato attivato il meccanismo per la ricostruzione. Ora, grazie all’intervento normativo, sarà possibile ottenere nuovamente il Cas semplicemente presentando una manifestazione di interesse a ricostruire, in attesa della successiva richiesta formale di contributo per gli immobili danneggiati.
Pierantonio (frazione di Umbertide) e Sant’Orfeto (Perugia) sono le due località che hanno subito i danni più ingenti dal terremoto. I cittadini residenti in queste aree, insieme agli altri interessati nei comuni coinvolti, potranno tornare a beneficiare del Cas appena la modifica entrerà in vigore, con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, attesa già nelle prossime ore dopo la firma del Presidente della Repubblica.
A breve, la struttura commissariale per la ricostruzione metterà a disposizione la modulistica necessaria, dando avvio alla procedura tramite una propria ordinanza. In questo modo sarà possibile attivare il contributo in tempi brevi, evitando ulteriori disagi per chi è ancora costretto lontano dalla propria casa.
“Si tratta di un atto di giustizia nei confronti di chi vive da mesi una doppia emergenza: quella del terremoto e quella dell’attesa burocratica- sottolinea alla TGR il sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco – è stata chiarita la questione burocratica e la portata della norma. I Comuni potranno erogare da subito, grazie a questo problema interpretativo ora risolto”