Il Comitato “Sviluppo Valnerina” lancia un appello alle istituzioni per affrontare con urgenza il problema della viabilità nella Valle del Nera, evidenziando gravi criticità lungo la Strada Statale 685 delle Tre Valli Umbre, principale asse di collegamento per l’intera area. La richiesta ufficiale è stata indirizzata alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, all’assessore regionale ai lavori pubblici Francesco De Rebotti, alla Provincia di Perugia, ad Anas, ai sindaci dei Comuni coinvolti e alle più alte cariche dello Stato.
A firmare la missiva è il presidente Giuseppe Fausti, che ha ribadito l’urgenza degli interventi: “Il nostro obiettivo è promuovere la modernizzazione di questa arteria strategica, condizione imprescindibile per garantire sicurezza stradale e accesso efficiente ai servizi della regione”.
Tra le priorità indicate nella lettera, il Comitato evidenzia la variante di Serravalle, “attesa da oltre cinquant’anni”, come ha ricordato Fausti. Si tratta di un nodo nevralgico in cui la viabilità è compromessa da “strettoie pericolose che attraversano l’abitato e il ponte antico verso Cascia”, causando frequenti incidenti e gravi rallentamenti, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico, quando “migliaia di pullman si dirigono verso i santuari di Cascia e Norcia”.
Ulteriori interventi richiesti riguardano la variante presso il cimitero di Castel San Felice, il miglioramento del tratto tra Sant’Anatolia di Narco e Borgo Cerreto e l’allargamento della strada tra il cimitero di Santa Scolastica e la Galleria di Forca Canapine, dove “oggi, in diversi punti, risulta impossibile il transito contemporaneo di due mezzi pesanti”.
“Sviluppo e ambiente possono convivere”
Il Comitato esprime “profonda preoccupazione per i ritardi accumulati”, attribuiti a “interessi locali e ideologie ambientali mal interpretate”. Fausti precisa: “Anche noi siamo convinti sostenitori della tutela del paesaggio e dell’ambiente, ma questo non può diventare un alibi per bloccare ogni iniziativa”.
L’appello è dunque per una pianificazione equilibrata: “Servono progetti sostenibili e intelligenti, che sappiano coniugare sviluppo e sicurezza con il rispetto del territorio”. Il Comitato si dichiara contrario a interventi parziali o dannosi, come la “demolizione di edifici storici nel centro di Serravalle”, considerata una misura “improvvisata, priva di reale efficacia sulla viabilità”.
Alla base dell’iniziativa, sottolineano i promotori, c’è un’ampia condivisione tra rappresentanti del mondo economico, politico e sociale della Valnerina. Il Comitato chiede “risposte chiare e tempi certi” alle istituzioni competenti, per dare un segnale concreto a un territorio che “non può più attendere”.
“Queste opere non sono un capriccio, ma una necessità urgente per il futuro della Valnerina”, conclude Fausti, rilanciando l’impegno del Comitato per un confronto costruttivo e continuo con tutti i livelli decisionali.