Una replica decisa e compatta arriva dai gruppi di maggioranza del Comune di Perugia, che con un comunicato congiunto firmato da Riccardo Vescovi (Anima Perugia), Antonio Donato (M5S), Marko Hromis (PD), Lorenzo Falistocco (AVS), Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) e Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica), smentiscono con forza la narrazione di San Sisto come “quartiere abbandonato”, rilanciata dalle opposizioni.
“Definire San Sisto ‘quartiere abbandonato’ è non solo ingiusto, ma anche profondamente scorretto”, si legge nella nota, che sottolinea invece la vitalità del territorio. “È un quartiere vivo, abitato da una comunità attiva, presente e consapevole. Un contesto urbano ricco di relazioni, iniziative e progettualità”.
Sul tema della sicurezza, i gruppi consiliari richiamano i dati del Ministero dell’Interno: “I reati a Perugia sono calati del 23% nell’ultimo anno. Sono numeri incoraggianti, frutto di un lavoro comune tra Comune, cittadini, forze dell’ordine e autorità competenti”. Ma non si tratta, precisano, di un traguardo, bensì di uno stimolo: “Non ci consolano, ci spingono a essere ancora più determinati nel portare avanti il coordinamento impostato dall’amministrazione Ferdinandi”.
I consiglieri di maggioranza non evitano un affondo politico legato alla gestione del BRT (Bus Rapid Transit), oggi al centro di numerose polemiche: “Il tracciato è stato progettato dal centrodestra, che allora governava la città. Sapevano perfettamente dove sarebbero passati i cantieri”, accusano. E aggiungono: “Oggi, con una sorprendente capriola, tentano di cavalcare il malcontento che loro stessi hanno contribuito a generare, per un tornaconto elettorale bieco e spietato”.
La maggioranza non nega che criticità esistano, in particolare a San Sisto, dove “viabilità, accessi alle attività commerciali e comunicazione con i residenti sono temi concreti su cui lavoriamo quotidianamente”. Tuttavia, precisano, si tratta di problemi legati a un progetto già definito, che oggi la giunta Ferdinandi si trova a gestire responsabilmente: “I cantieri, per quanto complessi, sono un’eredità. Il nostro impegno è contenerne i disagi e trasformarli in un’opportunità per tutta la città”.
Infine, il comunicato respinge con fermezza quella che viene definita una strumentalizzazione politica a scapito dei cittadini:
“Gettare discredito su un intero quartiere, alimentare la percezione dell’abbandono con slogan da prima pagina, non aiuta nessuno. Anzi, offende chi vive, lavora e cresce i propri figli in quei luoghi”.
E conclude con un messaggio chiaro: “San Sisto non è solo un cantiere, non è un problema da agitare contro l’amministrazione: è una parte viva e centrale della nostra città. Continueremo a lavorare con impegno e responsabilità perché ogni cittadino si senta ascoltato, sicuro e parte di una comunità che guarda avanti”.