Il nodo infrastrutturale di Perugia torna al centro del dibattito istituzionale. Durante l’ultima seduta del Consiglio provinciale, il presidente Massimiliano Presciutti ha ribadito la necessità di affrontare la questione con serietà e senso di responsabilità, proponendo l’avvio di un percorso per un accordo di programma, come previsto dall’articolo 34 del Testo unico degli enti locali (Tuel).
“Il problema esiste e non può più essere ignorato”, ha dichiarato Presciutti, sottolineando come il dibattito su questo tema si stia trascinando da troppo tempo, senza che siano stati compiuti passi concreti verso una soluzione. La proposta arriva in risposta all’iniziativa del consigliere di opposizione Filippo Schiattelli, esponente di Provincia Libera – Umbria Civica, che ha sollevato nuovamente la questione richiamando la necessità di una posizione unitaria da parte di Comune, Provincia e Regione.
Nel suo intervento, Schiattelli ha evidenziato l’urgenza di un’azione condivisa: “È fondamentale che le istituzioni locali si esprimano in modo convinto e compatto”, ha affermato. Il consigliere ha inoltre presentato una mozione per sollecitare un impegno formale, che tuttavia è stata respinta a maggioranza dall’assemblea.
Presciutti, pur condividendo la necessità di agire, ha invitato Schiattelli al ritiro dell’atto, ritenendo che un percorso condiviso potesse essere avviato anche senza l’approvazione formale della mozione. “La mia intenzione è far partire un confronto serio tra le istituzioni coinvolte, nel rispetto delle diverse posizioni, ma con l’obiettivo di arrivare a una sintesi utile e realizzabile”, ha spiegato.
L’attuale impasse riguarda soprattutto le risorse disponibili, un punto su cui il presidente ha lanciato un appello alla collaborazione: “Sappiamo che i flussi di traffico sono destinati ad aumentare. Dobbiamo individuare soluzioni per mitigarne l’impatto”. Il confronto, ha precisato, deve essere portato avanti nei contesti più adeguati e con spirito propositivo, evitando contrapposizioni sterili e puntando invece su progetti concreti.
La proposta di un accordo di programma si inserisce proprio in questo contesto: un strumento amministrativo che consentirebbe alle amministrazioni coinvolte di concordare interventi strategici, individuando obiettivi, tempistiche e modalità di finanziamento. Un modo per superare le frammentazioni politiche e istituzionali che finora hanno ostacolato ogni tentativo di intervento risolutivo.
Nonostante la bocciatura della mozione, la questione del nodo di Perugia resta dunque aperta e destinata a rientrare presto nell’agenda politica locale. L’appello del presidente punta a far emergere un approccio pragmatico, fondato sul dialogo interistituzionale e sulla definizione di obiettivi comuni per il futuro della mobilità e della viabilità dell’intera area urbana.