Perugia e Confcommercio insieme per rigenerare il tessuto urbano: “Sarà una città più a misura d’uomo”

Firmato un protocollo per rilanciare il commercio, migliorare la vivibilità e promuovere l’innovazione

Valorizzare l’identità della città, rilanciare il commercio di prossimità, contrastare la desertificazione urbana e costruire una strategia condivisa di rigenerazione sociale ed economica: sono i principali obiettivi dell’accordo siglato tra il Comune di Perugia e Confcommercio Imprese per l’Italia dell’Umbria. Un’intesa che si inserisce nel più ampio progetto nazionale Cities, nato per sostenere una nuova visione integrata della città.

L’accordo, illustrato dall’assessore comunale allo sviluppo economico Andrea Stafisso e dal presidente di Confcommercio Perugia Michele Biselli, mira a sviluppare una collaborazione strutturata fra istituzioni e attori economici locali, in nome della partecipazione attiva e della sostenibilità. «L’intesa odierna – ha spiegato Stafisso – consentirà di attivare percorsi finalizzati a migliorare la vivibilità del centro urbano e dei suoi quartieri, accompagnando al contempo l’evoluzione del commercio di prossimità, che incide direttamente sulla qualità della vita dei cittadini».

Alla base del protocollo vi è anche la creazione dei distretti urbani del commercio, strumenti previsti dalla normativa regionale, che rappresentano leve strategiche per coordinare interventi pubblici e privati sul territorio. Secondo Stafisso, si tratta di «definire un progetto globale di rivitalizzazione che valorizzi peculiarità e potenzialità delle varie aree della città», integrando dati e strumenti digitali per una pianificazione mirata.

La firma si inserisce in un percorso avviato già nei mesi scorsi, culminato in un incontro al Collegio della Mercanzia alla presenza anche della sindaca Vittoria Ferdinandi, e trova nel progetto Cities uno dei suoi pilastri fondamentali. L’iniziativa, promossa a livello nazionale da Confcommercio, punta infatti a contrastare il declino dei centri storici e rilanciare le economie urbane attraverso strumenti innovativi e azioni concrete.

Tra questi strumenti, figura la piattaforma Cities Mobility Analytics, che secondo Biselli rappresenta «una svolta nell’analisi dei flussi urbani e nella comprensione dei comportamenti di cittadini e visitatori». Grazie a dati anonimi raccolti tramite rete mobile, è possibile ottenere informazioni dettagliate su età, genere, nazionalità, tempo di permanenza e propensione al consumo. Perugia è tra le città pilota di questo progetto, che al momento interessa due aree: il centro storico e Ponte San Giovanni. «I dati ci aiutano a capire dove intervenire, come rilanciare gli spazi sfitti e migliorare i servizi di prossimità», ha sottolineato Biselli.

«Il Distretto è uno strumento prezioso per attivare risorse, coordinare interventi, valorizzare il commercio come presidio urbano, sociale e culturale», ha aggiunto il presidente di Confcommercio Perugia, auspicando che Perugia diventi «un laboratorio di innovazione urbana, dove il commercio non è solo attività economica, ma anche infrastruttura di comunità».

Tra le azioni operative previste, la costituzione di un tavolo di coordinamento con tre rappresentanti del Comune e tre di Confcommercio Umbria, incaricato di programmare, monitorare e valutare le iniziative congiunte. Il tavolo potrà coinvolgere anche altri enti e organizzazioni a seconda dei temi trattati, garantendo così una governance partecipata e dinamica dei processi di rigenerazione urbana.

L’accordo persegue una visione sostenibile dello sviluppo urbano, in cui la dimensione sociale, economica e ambientale si intrecciano. «Puntiamo alla condivisione dei dati per realizzare in modo mirato e corretto i distretti del commercio, in coerenza con il contesto regionale», ha ribadito Stafisso. Un approccio che guarda al futuro, ma parte dalla conoscenza profonda del territorio e dal dialogo costante con chi lo vive e lo anima ogni giorno.

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