Un importante intervento a favore del ricambio generazionale in agricoltura è stato annunciato dalla Giunta regionale dell’Umbria, che ha approvato una delibera destinata a finanziare con 5,5 milioni di euro i giovani agricoltori esclusi nel 2017 dalla graduatoria del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) per esaurimento delle risorse.
“Con questo intervento recuperiamo quelle domande legittime e meritevoli che erano rimaste inevase”, ha spiegato l’assessora regionale alle Politiche agricole Simona Meloni, sottolineando la volontà dell’esecutivo umbro di non disperdere il capitale umano e professionale rappresentato da quei giovani che, nonostante l’idoneità, non avevano potuto accedere ai fondi.
L’iniziativa, che rientra in un quadro strategico più ampio di rilancio del settore primario, prevede l’erogazione esclusiva del premio di primo insediamento, con l’obiettivo di offrire un’opportunità concreta a chi, nel frattempo, ha superato i limiti anagrafici previsti per le nuove domande e rischiava di rimanere fuori da ogni forma di sostegno.
“Abbiamo deciso di non lasciarli indietro. Nel nostro modello di sviluppo rurale, nessuna vocazione agricola deve andare perduta”, ha aggiunto Meloni, evidenziando il valore etico e politico dell’intervento. Per l’assessora, questa scelta rappresenta “un dovere politico e morale” nei confronti di chi aveva investito sul proprio futuro professionale e sulla vitalità delle aree rurali umbre.
La misura verrà attivata tramite un bando pubblico predisposto dal Servizio Sviluppo delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari, che sarà pubblicato nelle prossime settimane. I beneficiari, per poter accedere al contributo, dovranno confermare la precedente domanda, rinunciando però agli aiuti per investimenti strutturali, così da ottimizzare la distribuzione delle risorse disponibili.
Il finanziamento punta a rafforzare l’insediamento giovanile, elemento chiave per assicurare continuità, innovazione e sostenibilità al comparto agricolo. L’intervento si inserisce infatti in una politica di sviluppo rurale integrata, che guarda anche alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale ed economica e alla competitività delle imprese.
“Continuiamo a lavorare affinché il ricambio generazionale non sia una chimera, ma una leva strutturale per garantire competitività, coesione e futuro all’agricoltura umbra”, ha concluso Meloni.