La Polizia di Stato ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani, fenomeno purtroppo ancora diffuso anche nella provincia di Perugia. L’obiettivo è informare, prevenire e coinvolgere l’intera comunità nella protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Negli ultimi anni, infatti, gruppi organizzati – spesso anche composti da donne – hanno sfruttato la solitudine e la fragilità degli anziani per mettere in atto raggiri finalizzati al guadagno illecito. Le truffe colpiscono ovunque: nei grandi centri urbani come nei piccoli borghi, nei centri storici come nelle periferie. Sebbene nei primi sei mesi del 2025 si sia registrato un leggero calo degli episodi rispetto agli anni precedenti, il problema resta attuale e insidioso.
Per questo motivo, oltre all’azione investigativa e di controllo del territorio, diventa sempre più fondamentale puntare sulla prevenzione. La campagna in corso prevede la diffusione di uno spot televisivo e social, disponibile anche sul sito ufficiale della Polizia di Stato. Il messaggio è chiaro: essere informati può fare la differenza.
Due le truffe messe in scena nello spot: il finto corriere e l’amico che chiede denaro per un familiare in difficoltà, con la scusa di un grave incidente. Il racconto si sviluppa attraverso un cambio di prospettiva: la protagonista Gina, un’anziana donna, non si lascia ingannare e diventa artefice della propria difesa. Chiude la porta in faccia al truffatore, prende il telefono e chiama la Polizia, che arriva prontamente sul posto, cogliendo il truffatore in flagrante.
La giornalista Myrta Merlino presta il volto come testimonial del progetto, con un messaggio forte e diretto: mai sottovalutare i segnali, mai avere paura di chiedere aiuto. Lo spot si chiude con un invito alla vigilanza e alla collaborazione tra cittadini, famiglie e forze dell’ordine.
La Polizia di Stato sottolinea che nessuno deve sentirsi solo davanti a questi reati: la solidarietà del vicinato e l’attenzione dei familiari possono rappresentare la prima linea di difesa. È solo attraverso una rete consapevole e attenta che si possono prevenire i raggiri, rafforzando un senso di comunità che protegge davvero.