Nuovo deposito bus elettrici a Vestricciano: scelta strategica per costi e logistica

L'area già occupata dal cantiere del Brt ospiterà il deposito dei mezzi urbani, nodo chiave per la gara del Tpl

Il futuro deposito per i bus elettrici sorgerà a Vestricciano, accanto all’attuale area del Metrobus. La decisione è frutto di una valutazione congiunta tra Regione Umbria e Comune di Perugia, che hanno individuato tre criteri principali: contenimento del consumo di suolo, efficienza logistica e sostenibilità economica.

La nuova infrastruttura, destinata ai mezzi urbani, sarà più compatta rispetto a quella di Pian di Massiano dedicata ai bus extraurbani. L’intervento è previsto in un’area già oggetto di lavori per il deposito temporaneo del sistema Brt, evitando così di impiegare nuovi terreni vergini. Questa scelta, spiegano da Palazzo dei Priori, permette di ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le attività logistiche tramite l’integrazione degli uffici Metrobus e del gestore del trasporto pubblico in un unico polo.

A pesare nella selezione anche l’aspetto economico: parte del terreno è già di proprietà di Umbria Mobilità, elemento che consente una riduzione dei costi di acquisizione. Tra le ipotesi valutate, figura anche l’area ex Rasimelli e Coletti, a Sant’Andrea delle Fratte, lungo via Soriano. Tuttavia, questa seconda opzione è stata scartata per la presenza di criticità procedurali e autorizzative non ancora risolte.

Per quanto riguarda la sicurezza idrogeologica, sono già stati completati alcuni interventi preliminari, tra cui un rilevato artificiale, la realizzazione di un fosso di sicurezza e una recinzione perimetrale. Resta ancora aperta la questione relativa alla viabilità di accesso, che sarà affrontata nelle fasi successive del progetto.

La localizzazione del deposito rappresenta un passaggio fondamentale per la gara europea del Trasporto pubblico locale, ancora in fase di definizione. Come sottolineato dalla Corte dei conti nel giudizio di parifica del bilancio regionale, il sistema Tpl opera ancora in regime di prorogatio, con contratti tecnicamente scaduti da oltre dieci anni.

Il bando di gara, pubblicato dall’Agenzia unica il 22 marzo 2024, prevede quattro lotti e una durata contrattuale di otto anni, con avvio del servizio fissato al 30 giugno 2026. Alla data del 28 giugno 2024, tredici operatori economici avevano presentato manifestazione di interesse. Tutte le candidature sono state definitivamente ammesse dalla commissione tecnica il 10 aprile 2025, dopo aver verificato il possesso dei requisiti.

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